Una corsa baciata dal sole e dall’euforia dell’estate. È successo nel 2017, al debutto, ed è stato così lo scorso weekend, in un anticipo di caldo intenso. Durante la Piombino-Livorno, seconda rievocazione della prima competizione automobilistica toscana del 1901, sabato 21 aprile il termometro ha superato i 25 gradi.
La manifestazione era riservata a veicoli centenari, preferibilmente costruiti entro il 1910, e ha allineato allo start 17 automobili e tre moto – una Bradbury 3,5 Hp del 1910, una Douglas WD350 e una Rudge Multi 500 del 1915 -, partite dalla piazza Bovio di Piombino intorno alle 10.
Fra le new entry di quest’anno, la prima Lancia prodotta (nonché unico esemplare marciante dei giorni nostri), ovvero la 12 HP di Corrado Lopresto, e una Fiat Tipo Zero del 1913 del tutto conservata. Altra rarità di assoluto rilievo, l’Isotta Fraschini semi-racer modello Fenc di Piermario Meletti Cavallari, compresa tra le riconferme rispetto allo scorso anno assieme alla Renault AG del tedesco Karl Theo Bechlenberg (entrambe del 1908). La macchina più anziana? Una Aster Two Seater del 1902 con 669 cm³ di cilindrata, immatricolata per la prima volta a Torino.
A differenza di quanto è capitato nella passata edizione, in cui si è visto un susseguirsi di panne nella prima parte della giornata, solo qualche piccolo guasto, prontamente risolto dai partecipanti, ha fatto perdere una manciata di minuti alle “nonnine” d’Italia lungo gli 82 km del tragitto. Soltanto una Peugeot Tipo 69 del 1905 ha percorso l’ultimo tratto della passeggiata sul carro attrezzi per via di un problema elettrico sopraggiunto a Chioma. Stessa sorte è toccata a una Waltham del 1908, che a febbraio è stata esposta ad Automotoretrò, a Torino. Nel suo caso, però, è stata una scelta: la macchina, di Pierino Vanni – che era alla guida della sua Ford T doppio Phaeton insieme alla consorte Siria –, ha effettuato le varie partenze ed è anche salita sulla pedana degli arrivi alla Terrazza Mascagni di Livorno ma il conducente non si sentiva abbastanza in confidenza con il mezzo per affrontare l’intera “galoppata”.
Tre sono state, come previsto, le soste della carovana tra una tenuta di campagna, la città di Cecina e l’incantevole paesaggio marino della baia di Castiglioncello. Tutto con una tabella di marcia rispettata in pieno a dispetto anche delle salite prima dell’arrivo, avvenuto poco dopo le 17.
Per il prossimo anno le date dell’iniziativa, iscritta a calendario Asi, non sono ancora fissate. Esiste infatti la possibilità che, come già annunciato, la Piombino-Livorno 1901 abbia luogo nel 2020, assumendo così una periodicità biennale per alternare il passo con l’altra corsa di centenarie del nostro Paese: la Settimana Motoristica Bresciana. Domenica, intanto, i veicoli sono stati accolti dall’ammiraglio Rebuffo, che li ha ospitati per una visita dell’Accademia Navale di Livorno.
Laura Ferriccioli