Poche competizioni automobilistiche hanno il facino del Rally di Montecarlo: l’edizione “storica” rievoca facilmente le immagini di quelle auto che nel buio della notte compaiono in controsterzo sul verglas: Mini, Alpine-Renault, Stratos e altri nomi epici che sono orami leggenda. Per ristorarsi di tanta emozione, qualche indirizzo di conprovata affidabilitò per una sosta golosa, o un vero e proprio viaggio “gourmet”.
A Menton, imperdibile la coloratissima, variegata e “avventurosa” Casa di Marco Colagreco, vulcanico cuoco franco-argentino che racconta nei suoi piatti eretici fatti di sassi e pietre una cucina quasi espressionista. A Nizza puoi provare la cucina del nipponico Testsuye Matsushima, che a dispetto dell’origine si muove nei territori di una scuola classicamente francese. Salendo al Pittoresto paesello di Haut de Cagnes, che merita una passeggiata nel borgo medievale, Josy-Jo interpreta al meglio l’idea di cotture alla fiamma.
Qualche chilometro più in là la più vasta e profonda selezione di crostacei e molluschi della costa: nel rustico, storicissimo Astoux et Brun di Cannes puoi annegare nelle mitologiche ostriche Belon de Belon quattro-zeri o negli enormi granchi al vapore, oppure perderti negli immensi Plateau Royal di crudi di mare.
Per i più curiosi, vale la pena di issarsi a La Badiane a Sainte Maxime, dove in un grazioso, minuscolo locale Geoffrey Poësson fa tutto da solo, ma benissimo. Esattezza, idee e un gusto ricercato per la bellezza tra le luci soffuse non faranno pentire della ricerca.