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In edicola Ruoteclassiche di marzo

Nel numero di marzo di Ruoteclassiche, in edicola e in versione digitale , vi facciamo conoscere una muscle car americana da 400 CV, la Dodge Challenger RT del 1971, una Lancia Aurelia B20 GT del 1953 che ha corso la 1000 Miglia, due rivali per eccellenza come l’Alfa Romeo GT 1600 Junior e la Fiat 124 Sport Coupé 1600 e una Porsche 911 Carrera del 1995 che ha una storia pazzesca. Vi diciamo poi come è nata la BMW Z8, grazie a un’intervista con il designer Chris Bangle, e vi presentiamo una Classica di domani ad alte prestazioni come l’Audi S3. E poi ancora gli ultimi aggiornamenti sulle normative che riguardano il nostro mondo, la storia dell’americana Saleen e quella degli sponsor del tabacco in Formula 1 e, come sempre, le nostre quotazioni aggiornate

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Stella cometa. Breve la carriera della Dodge Challenger RT, sportiva americana di grandi prestazioni che è vissuta raccogliendo fan e successi dal 1970 al 1972, per poi trascinarsi fino al 1974, travolta dalle normative antinquinamento. L’esemplare del servizio è stato restaurato da cima a fondo e monta il V8 440 Six Pack abbinato al cambio manuale a 4 marce. Nel 1971, solo 127 auto con queste caratteristiche sono uscite dalle catene di montaggio.

Vittoria di classe. La B20, versione sportiva ed elegantissima della Lancia Aurelia, era innovativa ma anche molto competitiva. Abbiamo guidato una terza serie del 1953 che ha corso la 1000 Miglia del 1955 arrivando diciottesima assoluta. La terza è stata la prima serie dotata del V6 portato a 2.5 litri, per una potenza di 118 cavalli.

Millesei generose. Figlie del tempo in cui le auto italiane dettavano legge in quasi tutti i segmenti di mercato, l’Alfa Romeo GT Junior e la Fiat 124 Sport Coupé erano sportive adatte anche alle famiglie, con due posti dietro non virtuali, e sono state auto di grande successo. Quale scegliere? Budget a parte, è questione di gusti personali, perché i due bialbero, su strada, hanno prestazioni del tutto paragonabili.

Second life. Quattro anni in un fiume e danni importanti dovuti all’urto avrebbero fatto desistere chiunque dal riportare in vita una Porsche 911 Carrera, seppur dell’apprezzata serie 993. Ma un ingegnere di Pistoia ha deciso che l’avrebbe rimessa a nuovo salvando tutto il possibile delle parti originali, meccaniche e di carrozzeria. Non contento, l’ha resa il più possibile conforme a una sportivissima RS Clubsport.

La macchina del tempo. Da molti anni la BMW non era presente nel settore delle roadster di alta gamma, poi, con la Z8 del 2000, ecco una due posti scoperta dalla linea mozzafiato, chiaramente ispirata alla sua ideale progenitrice, la 507, ma allo stesso tempo attualissima. Ci siamo fatti raccontare la sua genesi dal designer Chris Bangle, capo del team che l’ha creata.

Supercar tuttofare. Capostipite delle compatte premium, l’Audi A3 ha creato un nuovo segmento di mercato. Con la versione sportiva S3, ha unito prestazioni, praticità da uso quotidiano e qualità di costruzione elevatissima. Non è una macchina da smanettoni, nel senso che corre, e parecchio, ma non lo dà a vedere. In pratica, non abbaia, ma morde.

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