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In edicola Ruoteclassiche di novembre

Dal 7 novembre arriva in edicola e in versione digitale il nuovo numero di Ruoteclassiche (6 euro). In copertina la Lotus Elite, a ricordare i 75 anni della factory inglese. Ripercorriamo le tappe della sua storia anche con i modelli fondamentali e con l’epopea della Formula 1. Regina del numero,  la Fiat-Abarth OT 1300, grintosissima berlinetta nata per dominare le corse. Test a test fra due piccole, ma brillanti, coupé degli anni 60: la Fiat 850 e la Simca 1000. Per chi predilige le auto poco comuni, ecco la Panhard Dyna X Cabriolet del 1950, mentre le Volkswagen New Beetle, berlina e cabrio, strizzano l’occhio agli amanti delle classiche più recenti. E poi ancora tutto quello che dovete sapere per trasportare la vostra storica con un carrello, le quotazioni aggiornate e molto altro. Con Ruoteclassiche 419 potete acquistare anche la nuova edizione della nostra Guida al Mercato (con la rivista, 12,90 euro).

Viva la leggerezza. Questo era il credo di Colin Chapman, geniale fondatore della Lotus (pare fosse il soprannome della moglie): la Elite, prima coupé stradale della Casa che oggi compie 75 anni, era infatti realizzata con una scocca portante di vetroresina. ma tutte le creazioni di Chapman si sono distinte per il peso molto contenuto, che permetteva loro di ottenere prestazioni elevate anche da motori assolutamente normali e prelevati dalla grande produzione.

Simili eppure differenti. Così sono la Fiat 850 Coupé e la Simca 1000 Coupé, piccole sportive degli anni 60 derivate dalle rispettive berline per quanto riguarda la meccanica, ma del tutto diverse per la forma della carrozzeria. Disegno del centro stile interno per la Fiat, della carrozzeria Bertone per la Simca. Entrambe con schema “tutto dietro”, offrono quattro posti e prestazioni brillanti. In Italia, come prevedibile, la Fiat ha avuto un buon successo e si trova facilmente anche oggi; la Simca, invece, da noi è una vera rarità. Tenetene conto anche in caso di restauro, molto più complicato.

Cattiva dentro. La Regina del numero è la Fiat-Abarth OT 1300, berlinetta omologata per circolare su strada, ma in realtà una vera auto da corsa senza compromessi. Il suo quattro cilindri bialbero eroga 147 CV e la spinge fino a 245 km/h, numeri strabilianti per una 1.300 del 1966. D’altronde, il suo scopo dichiarato era risultare imbattibile nelle gare della propria classe. Deriva dalla precedente Abarth-Simca 1300, evidenziando, come il test a test di questo stesso numero, ancora una volta lo stretto legame fra la Fiat e la casa francese.

Un ovetto tutto tondo. Questa è la prima impressione che suscitano le nostre Classiche di domani, le Volkswagen New Beetle in versione chiusa e scoperta. Abbiamo provato una 1.6 berlina e una 2.0 cabriolet: nessuna delle due ha indole sportiva, ma per entrambe le finiture sono di pregio e l’elevata qualità è tangibile. Da noi hanno avuto successo, ma forse meno di quanto avrebbero potuto se i prezzi fossero stati più contenuti. Oggi sono delle ottime daily driver, con una grande carica di simpatia.

La macchina del tempo. L’hanno usata a Nicosia, cittadina siciliana, per ricreare in tutto e per tutto l’ambiente degli anni 50. Il fatto è successo in occasione del Gran Premio La Motta, quando la cittadinanza intera si è prestata a ricreare l’atmosfera dei tempi andati, dall’abbigliamento personale alle insegne dei negozi, dalle auto partecipanti a quelle circolanti per il paese. Con un omaggio a Quattroruote: è stata ricreata la Lancia Appia seconda serie del raid in Russia portato a termine dalla nostra testata nel 1958.

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