Nel numero di novembre di Ruoteclassiche, in edicola e in versione digitale, troverete un ampio servizio sulla Dino 208 GT4, la entry level nel mondo delle Rosse, spesso snobbata in passato, ma che in molti ora stanno rivalutando. Vi proponiamo poi due anniversari, entrambi legati ai 50 anni di un modello: il primo riguarda la Fiat 131, dopo la quale la Casa Torinese non progetterà più nuovi modelli a trazione posteriore. La seconda ricorrenza ci fa compiere invece un balzo nel mondo dorato delle sportivissime, ed è quella della Porsche 911 3.0 Turbo: la vera supercar della Casa di Stoccarda, che, grazie proprio alla sovralimentazione, tocca prestazioni mai raggiunte prima. Ma il nostro viaggio nel tempo prosegue, con una “Regina” americana, la Chevrolet Corvette, che ci conduce nel pieno degli spensierati anni 50. Passiamo quindi a un servizio sulle targhe storiche: siamo andati nello stabilimento di Foggia del Poligrafico dello Stato a vedere come nascono le placche identificative delle auto immatricolate dal 1952 in avanti. Per chi volesse invece cercare e portarsi a casa una Instant classic fuori dell’ordinario, vi proponiamo la Ford Focus RS 2.3 turbo da 350 CV a trazione integrale “variabile”. Poi, ecco un “Protagonista” e una gara affascinante e poco conosciuta: il primo è Bruno Sacco, mago del design recentemente scomparso, che ricordiamo attraverso i tanti, meravigliosi modelli Mercedes da lui creati. La seconda è il Gran Premio di Puerto Rico, che si svolse nell’isola caraibica nel novembre 1962, in un circuito massacrante, dal quale emerse vincitore un pilota americano poi diventato leggendario nel mondo delle corse. Non mancano poi il restauro di una Triumph TR3 A, e, per gli eventi, la Modena 100 Ore, la Targa Florio Classica, il Raid dell’Etna e il Gran Premio La Motta.
Dino 208 GT4. Da sempre modello di accesso al mondo del Cavallino, la Dino 208 GT4 è stata snobbata per diversi anni. Oggi, però, sono in tanti a rivalutarne la tecnica e il design. Noi l‘abbiamo provata in un’atmosfera e in condizioni molto particolari.
Anni 50 a stelle e strisce. Doppi proiettori, un look più sportivo, il motore V8 di 4.6 litri, con potenze che variano da 230 a 290 CV. È lei, la Chevrolet Corvette del 1959, la nostra “Regina” di questo mese, che esprime tutta la sua energia “scoperta” tipica degli spensierati anni 50 made in Usa.
Il mezzo secolo della Fiat 131… È il nostro primo anniversario del numero, quello della Fiat 131, presentata nel 1974, ed erede della 124. Un momento difficile, quello, di poco successivo alla Crisi petrolifera, ma la vettura media del marchio torinese ha argomenti solidi e riesce a entrare nella casa e nel cuore degli italiani. Merito della sua praticità, delle tante versioni e motorizzazioni riuscite.
…E quello della Porsche 911 3.0 Turbo. La seconda ricorrenza, sempre legata ai 50 anni, riguarda la versione di punta della sportiva della Casa di Stoccarda, che, proprio grazie alla sovralimentazione ideata per le corse, compie un balzo notevole in fatto di performance e immagine. Noi celebriamo la 911 Turbo con un esemplare del 1976 pari al nuovo, con appena 29 mila km all’attivo.
Attesa vana. La Fiat 509 A del 1929 ha “aspettato” invano il ritorno del suo autista dai fronti della Grande guerra. Oggi questa elegante torpedo è ancora custodita a Ragusa, in perfette condizioni originali. Vi raccontiamo la sua storia.
Ritorno al futuro. Facciamo un balzo verso di noi di parecchi anni e troviamo la Ford Focus RS equipaggiata con motore 2.3 turbo da 350 CV e da una trazione integrale con la quale si può ripartire la coppia anche prevalentemente al retrotreno. Così, la hot hatch è in grado di esibirsi (ma solo in pista) in spettacolari derapate. Una “Instant classic” da cercare e preservare.
Duello ai Caraibi. Riviviamo la storia poco conosciuta del Gran Premio di Puerto Rico, la stupenda isola delle Antille che ospitò la sua gara internazionale nel novembre 1962, in un circuito molto duro. A vincerla fu un pilota che sarebbe diventato poi molto famoso nel mondo delle corse.
Pocher, che passione. Alzi la mano chi, da bambino, non è rimasto incantato a guardare le vetrine di un negozio o di un’autoscuola che esponeva i modellini della Pocher. Ebbene, noi abbiamo trovato un collezionista speciale, che delle rare riproduzioni in scala 1:13 della Casa torinese ne ha accumulate oltre 250, in tutte le versioni.