Dal 6 settembre in edicola e in versione digitale il nuovo numero di Ruoteclassiche (6 euro). Protagonista della copertina una splendida Maserati Ghibli Spyder, mentre Regina del numero è una smisurata Cadillac Eldorado Biarritz del 1961. Test a test in famiglia, fra le due versioni della BMW Z3 M, e una delle fuoristrada più celebri di sempre, la Toyota Land Cruiser BJ. E poi ancora Stanguellini 1100 Sport e Fiat 1500 E, una collezione di sole auto dell’Est Europa, le istruzioni per richiedere le targhe storiche, la Monterey Car Week, le quotazioni aggiornate e molto altro. Con Ruoteclassiche 417 anche l’allegato per i sessant’anni della Porsche 911 (con la rivista, 12,90 euro).
Fascino latino. La Cadillac Eldorado Biarritz del 1961, Regina del numero, è americana che di più non si può, ma il suo frontale a quattro fari deve molto alla Jacqueline creata dal nostro Pinin Farina. Motore V8, 325 CV e quasi 200 all’ora per un incrociatore da cinque metri e mezzo.
Scoperta incredibile. Come definire altrimenti la prima Maserati Ghibli Spyder di serie prodotta nel 1969, bellissima nella sua livrea Giallo Strega? Disegnata da Giorgio Giugiaro, è un capolavoro di stile non meno che di meccanica: il suo V8 derivato dalle corse, grazie a 330 CV, la spinge a 270 orari. Ma non è un’auto estrema, anzi, è comoda e docilissima.
“Emme” come magiche. Le BMW Z3 M Roadster e Coupé sono, tetto a parte, la stessa macchina; eppure proprio quel tetto le rende molto diverse, una classica e l’altra vistosa e grintosa. Il motore è quello della M3, ossia un capolavoro di tecnica. Sono due supercar da usare anche tutti i giorni, affidabili e facili da guidare. Almeno finché non si affonda il gas…
Atto primo. Alla fine della seconda guerra mondiale la Volkswagen doveva essere rasa al suolo; così non fu, perché le auto di Wolfsburg servivano alle truppe britanniche per muoversi sul territorio e quindi era indispensabile riprenderne la costruzione. Ecco un esemplare del primo lotto prodotto nel 1946: sembra un Maggiolino, ma ha mille differenze ed è, oggi, una mosca bianca.
Scatto felino. Come quello della piccola Stanguellini 1100 Sport del 1948, quinta di classe alla 1000 Miglia del 1955. Chiamata “Micia” dal suo proprietario, è agilissima grazie alla sua leggerezza. La Fiat 1500 E, più giovane di un anno, è invece una sei cilindri estremamente elastica e silenziosa, desinata al tempo a un pubblico benestante. Oggi ha conquistato un trentenne. Elasticità (e coppia infinita) anche per la Toyota Land Cruiser BJ46 del 1984, reduce da un restauro integrale al massimo livello.