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Simca 1100 GLS, un’auto che guardava “avanti”

Verso la fine degli anni Sessanta la Simca, con la 1100, raggiunge le altre prestigiose marche francesi (Citroën, Peugeot e Renault) nell’impostazione tecnica del “tutto avanti”

Sebbene risulti ispirata a soluzioni già utilizzate in passato, la nuova 1100 rappresenta sicuramente un’auto moderna, venduta in differenti varianti di carrozzeria e allestimenti, tra cui la GLS a due/quattro porte. Il design della vettura si caratterizza per l’impiego di poche linee, pulite ed essenziali. Il frontale mette in evidenza grandi gruppi ottici circolari, inglobati in una calandra semplice ma di carattere. La forma del posteriore, invece, non appare particolarmente in armonia rispetto al resto della carrozzeria.

Semplice ma funzionale. A bordo, l’abitabilità è stata studiata scrupolosamente in relazione alle dimensioni esterne: comodi i due sedili anteriori, ampio il posteriore del tipo a panchina, dove può sedersi tranquillamente anche un terzo passeggero. La strumentazione è raggruppata in un unico blocco di forma rettangolare inserito in una plancia dall’impostazione gradevole che comprende la scala tachimetro al centro e, ai lati, l’indicatore di livello del carburante e il termometro dell’acqua. Il tutto è integrato da una serie di spie (tra cui quelle dedicate ai fari abbaglianti, agli indicatori di direzione e al manometro dell’olio). C’è anche il contachilometri totalizzatore. La strumentazione è poi completata dall’orologio, alloggiato quasi centralmente sulla plancia. Migliorabile il grado di finitura.

Caratteristiche tecniche. La 1100 monta un motore a quattro cilindri di 1118 cc, capace di sviluppare una potenza di 56 cv a 5800 giri/min nelle versioni GL e GLS. I modelli LS hanno invece una potenza di 53 cv. La trazione è sulle ruote anteriori mentre il cambio, a quattro velocità tutte sincronizzate, è montato lateralmente secondo uno schema già impiegato dall’Autobianchi per la Primula. Ancora: scatola dello sterzo del tipo a cremagliera, freni a disco all’avantreno, a tamburo al retrotreno con limitatore di frenata in funzione del carico. 

La prova di Quattroruote. La prova effettuata dalla “nostra” rivisita ha messo in luce un motore dal funzionamento piuttosto regolare e brillante. Al suo fianco un cambio caratterizzato da una manovrabilità non particolarmente entusiasmante in quanto, stando alle impressioni riportate dal collega giornalista, l’innesto dei rapporti non può contare su un imbocco deciso. Positive anche le impressioni sullo sterzo, preciso e leggero da azionare nelle manovre, e sulla frenata, efficiente e ben ripartita. Unico neo: la frizione manifesta qualche sintomo di debolezza, di ruvidezza, nell’innesto. Molto maneggevole la 1100 vanta una notevole tenuta si strada, anche su terreni con scarso coefficiente di aderenza.

La quotazione attuale. Indipendentemente dalla versione, attualmente la Simca 1100 ha una valutazione compresa tra un minimo di mille e un massimo di tremila euro, per un modello in perfette condizioni.

Diteci la vostra. E voi, cosa ne pensate della Simca 1100? Siamo curiosi di sapere se in quel periodo avreste optato per lei oppure per una concorrente. Fatecelo sapere attraverso i commenti qui sotto. Inoltre, se avete dei ricordi particolari legati a questo modello, potete scriverci una e-mail con la vostra storia all’indirizzo redazione@ruoteclassiche.it.

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