Area B a Milano, tutto rinviato di un mese. Doveva entrare in vigore il 21 gennaio 2019 (ed essere valida fino al 20 gennaio 2020) quella che è stata battezzata la ZTL più grande d’Italia, destinata a coprire un’area equivalente al 72% del territorio metropolitano.
Ritardo tecnico. In realtà, l’impianto strutturale del provvedimento di restrizione alla circolazione per i veicoli più inquinanti resterà invariato a quanto deliberato a luglio: con importanti deroghe per le vetture storiche con più di 30 anni di anzianità dotate di Certificato di Rilevanza Storica rilasciato da Asi, Registro Italiano Alfa Romeo, Fiat Italiano, Storico Lancia e Storico FMI e limitatamente – a regime – a 25 ingressi l’anno, previa registrazione e richiesta preventiva solo a scopo di manutenzione del veicolo o per manifestazioni dedicate alle auto d’antan (ricadenti nelle cosiddette “Euro 0”, la cui circolazione sarà interdetta dal lunedì al venerdì dalle 7.30 alle 19.30). Ma per questioni legate alle autorizzazioni in attesa dal Ministero dei Trasporti e per problemi tecnici connessi con l’installazione e la taratura delle 188 telecamere ai varchi di accesso, l’entrata in vigore slitterà al 25 febbraio.
Aggiornamento puntuale. Continueremo a seguire l’argomento formendo aggiornamenti costanti, anche se invitiamo fin da ora appassionati e i collezionisti a tenere d’occhio le pagine sull’Area B del Comune di Milano.
Quindici telecamere su 188. Già dal mese scorso è stata lanciata dal Comune una martellante campagna informativa con affissioni, articoli sulla carta stampata e sul web; da qui al 25 febbraio sarà completato il posizionamento della segnaletica stradale, così pure l’accensione delle prime 15 telecamere previste in via Anassagora, Pirelli, Sarca, Giuditta Pasta, Gallarate, Tofano, Basilea, Zurigo, Gonin, Baroni, Cassinis, Rogoredo, Carlo Feltrinelli, Mecenate e Fantoli. A queste ne seguiranno a stretto giro altre 78, fino al completamento del numero complessivo di 188 “occhi elettronici”…
Dodici mesi di “moratoria”. Da Palazzo Marino, l’Assessore all’Ambiente Marco Granelli, ha spiegato che “Al fine di consentire a tutti di adeguarsi alle nuove regole e senza penalizzare l’uso occasionale nei primi dodici mesi di attuazione del provvedimento tutti avranno 50 giorni di libera circolazione. Al primo accesso l’automobilista riceverà via posta un alert che spiega il funzionamento del provvedimento invitandolo a mettersi in regola ma anche a iscriversi al portale per controllare e gestire gli accessi disponibili”. Dal secondo anno pare che gli accessi consentiti saranno comunque dimezzati.