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Specialisti: carrozzeria ADM Factory

Raddrizzare le lamiere a regola d’arte, guidati dalla sola passione, con sofisticate modifiche strutturali per le competizioni più dure. Nella carrozzeria piemontese l’estrema tecnologia si sposa con i metodi degli anni 50

Arte e martellino. In carrozzeria lo sforzo fisico è tutt’uno con quello mentale. Non si schiaccia un semplice tasto per sortire il risultato finale. Lo si ottiene modellando, lavorando, forgiando, accarezzando i componenti di lamiera. Arte e martellino, questo è il credo, da sempre, di Andrea Milanesio e Giulio Rocchieri, che nella ADM, struttura di Saliceto (Cuneo), vivono il restauro delle auto d’epoca da inguaribili appassionati.

Non si butta via niente. “Proprio così”, conferma Milanesio, classe 1970, lamierista, “la specializzazione sui veicoli d’antan è la diretta conseguenza della nostra passione per questo mondo. Siamo partiti da un favore a un amico: tutto si è poi trasformato man mano in una parte preponderante del nostro lavoro. Io nasco con la scuola classica, quella del ‘non si butta via niente’. Quindi, di fronte a un catorcio da riportare ai massimi livelli, cerco sempre e comunque di salvare il più possibile la struttura originale del veicolo. Anche a costo, è bene sottolinearlo, di sprecare ore di manodopera per raddrizzare un parafango che sembra irrecuperabile. E se proprio mi devo arrendere, allora viene in soccorso la tecnologia, che in questo settore consente oggi di fare autentici miracoli anche in situazioni proibitive”.

Il “girarrosto” tuttofare. Nella prima parte della struttura piemontese si fa lattoneria con l’ausilio dell’indispensabile ribaltatore universale, soprannominato “girarrosto”, uno strumento davvero utile per intervenire nelle zone difficili da raggiungere, soprattutto nel caso di ripristini totali dove è indispensabile effettuare saldature in zone impervie, ma basilari per la tenuta strutturale. C’è poi una zona di preparazione con tre postazioni sviluppate su specifiche esigenze, tutte dotate di ponte sollevatore e aspirazione a pavimento. La terza area è dedicata alla verniciatura, con una cabina messa a punto da specialisti. “Questo è il mio ufficio”, spiega Giulio Rocchieri, 38 anni e una vera e propria cultura nel mondo dei colori, “cerchiamo di esaltare il lavoro di lattoneria con una finitura che richiami in tutto e per tutto la livrea originale dell’auto.

Sportive di ogni epoca. Adotto due tecniche di verniciatura, a seconda del tipo di veicolo, con lucido diretto oppure doppio strato”. Nessuno spazio all’improvvisazione, ma solo saggi consigli metabolizzati dai “maestri della tavolozza”, così come Pininfarina definiva i verniciatori. “E oggi, finalmente”, prosegue il carrozziere, “grazie agli ultimi ritrovati, anche le tinte che un tempo erano particolarmente ostiche, come il nero e il blu, non fanno più paura”. Sportive di ogni epoca, dalle Alfa Romeo Giulietta Sprint alla Datsun 240 Z, dalla Porsche 911 alla Fulvia Coupé: “Da noi sono molto gettonate, soprattutto quelle da corsa”, prosegue Milanesio, “grazie alla collaborazione con Gianni Tonti (ex responsabile del reparto corse Lancia e della scuderia sportiva HF, ndr) e con Piero Vanzetti, presidente del Lancia Fulvia Club. Il sogno nel cassetto è quello di far rivivere una Sport Prototipo, come la Ferrari 250 LM o la Porsche 917: non poniamo limiti alla provvidenza”.

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