Targa prova; aveva destato non poco allarme, anche tra chi opera professionalmente con le auto storiche, il recente pronunciamento della Polizia Stradale circa la possibilità di usare la “placca” provvisoria solo sui veicoli ancora da immatricolare. Interpretazione non del tutto infondata quella del Ministero degli Interni, ma che – come sottolineato dalla deputata del Pd Sara Moretto – “rischiava di limitare fortemente le attività degli operatori“. E anche degli appassionati di veicoli d’epoca, aggiungiamo noi.
A dirimere la questione tra Polizia Stradale, contraria all’uso sui veicoli già ammatricolati, e Motorizzazione, favorevole alla prassi straconsolidata di far circolare con la targa prova mezzi regolarmente immatricolati ma privi di assicurazione propria, interverrà in Consiglio di Stato a cui il Ministero dei Trasporti e il Dicastero degli Interni hanno deciso di affidare la questione.
In attesa del verdetto, la Polizia Stradale ha deciso di congelare la questione non sanzionando per violazione dell’obbligo dell’assicurazione di responsabilità civile i concessionari o salonisti indipendenti che per far provare ai propri clienti veicoli precedentemente ritirati in permuta, e quindi privi di copertura propria, applicheranno su di essi, proprio per tutelarsi da eventuali danni provocati durante la circolazione, la targa prova (le sanzioni andavano da un minimo di 148,50 euro per il pagamento della multa entro 5 giorni fino a un massimo di 849 se l’assicurazione era scaduta da oltre 30 giorni).
Ruoteclassiche seguirà comunque l’evolversi della situazione, segnalando eventuali novità nel momento in cui dovessero profilarsi.
D.T.