La decima edizione del Gran Premio Terre di Canossa si è conclusa ieri. Una gara bagnata da una pioggia battente che non ha spento gli entusiasmi degli equipaggi, compreso quello di Ruoteclassiche a bordo di una Porsche 356 Speedster.
Alberto Aliverti e Stefano Valente su Alfa Romeo 6C 1750 SS Zagato del 1929 hanno vinto la decima edizione del Gran Premio Terre di Canossa. La gara, che si è svolta dal 1° al 4 ottobre, ha visto la partecipazione di 35 equipaggi che, sotto una pioggia costante, hanno percorso circa 650 km affrontando 52 prove a cronometro e 4 prove di media con rilevamenti segreti e 2 trofei speciali.
Non è una passeggiata… Le prove di quest’anno hanno acceso la sfida, tutte di notevole difficoltà tecnica e di ogni tipologia: in salita e in discesa, alcune veloci, altre panoramiche, altre ancora uniche e suggestive come quelle nei centri cittadini. Impegnativi anche il Trofeo Forte dei Marmi nell’anello di Piazza Marconi e il Trofeo Tricolore sulle colline reggiane prima dell’arrivo al pranzo. Al secondo posto si è piazzata la Porsche 356 C del 1964 di Giorgio Lambrusci e Alessandro Mancini, al terzo un altro cavallino di Stoccarda, la 356 1600 Super del 1959 di Stefano Ginesi e Susanna Rohr.
Le classiche di domani. La classifica riservata alle Ferrari moderne ha visto prevalere Enrico Zobele e Ivana Trentinaglia su GTC 4 Lusso, al secondo posto Vincenzo Ferrari e Giovanna Berghenti su California T, al terzo Fabio Vergamini e Annamaria Fabrizi su 488 GTB. Grande sfida anche per i due premi riservati ai piloti non prioritari, caratteristici del Terre di Canossa: il Trofeo Forte dei Marmi, vinto dall’equipaggio Berselli-Osti su Triumph TR3 del 1958 e il Trofeo Tricolore, conquistato da Filius-Van Straalen su Fiat 1100/103 del 1955.