Felicemente posizionato nella Motor Valley Emiliana, l’elegante relais Tenuta Roncolo 1888 ha fatto da sfondo nel fine settimana del 31 maggio-2 giugno alla prima edizione di The Classics Forum, l’appuntamento promosso da Asset Classic per fare il punto della situazione sui cambiamenti in corso nel mondo del collezionismo di auto d’epoca. Tre giorni all’insegna della varietà, con attività a invito per il parterre di ospiti e opinion leader del mondo del motorismo storico tra cui un tour sulle strade dell’appennino emiliano organizzato da Canossa Events. Il sabato spazio invece alla discussione, che ha coinvolto personalità come Andrea Pontremoli di Dallara o la leggenda della F1 Jochen Mass, dove con il supporto della società di consulenza McKinsey & Co. e alcune testimonianze si è dato uno sguardo ai trend e alle sfide del settore.
I numeri dietro alla passione. L’evento rappresenta il primo tentativo, perlomeno in Europa, di inquadrare il settore dell’auto storica con un approccio basato su numeri e dati, raccolti per esempio da Asset Classic tramite l’analisi dei risultati di aste e transazioni private per vetture di valore superiore ai 20.000 euro. Un mercato globale che vale oltre 800 miliardi di euro, in cui ogni anno circa il 5% delle vetture passa di mano, a cui sono associate anche spese correnti che generano un indotto da circa 40 miliardi di euro l’anno. Numeri invece più legati alle percezioni soggettive di collezionisti e addetti ai lavori quelli dell’indagine che McKinsey ha illustrato durante l’evento e che sarà sistematizzata in uno studio in pubblicazione tra qualche settimana. Un approfondimento delle principali evoluzioni del settore tra opportunità, sfide e nuovi modi di vivere la passione per le storiche.
I temi del momento. The Classics Forum ha inoltre permesso di approfondire due tematiche apparentemente lontane dal motorismo storico e in certi casi viste – erroneamente – come antitetiche. Da un lato si è discusso il ruolo dell’intelligenza artificiale e delle nuove tecnologie: l’AI è già una realtà nell’analisi del mercato dell’auto d’epoca, come ha ricordato il co-fondatore e Managing Partner di Asset Classic Camillo Mekacher-Vogel, dove permette ad esempio di processare volumi enormi di dati isolando trend che altrimenti sarebbero di difficile interpretazione.
L’approccio quantitativo di Asset Classic, che nasce come piattaforma di investimento in auto d’epoca sul modello dei fondi di private equity che comprano e vendono titoli e società, ha permesso per esempio di identificare la riduzione nel tempo delle differenze di prezzo tra auto vendute negli appuntamenti delle case d’asta e vetture equivalenti cedute tramite siti di annunci o compravendite fisiche. L’appuntamento di Roncolo è stato poi un’occasione per discutere il futuro del collezionismo nell’ambito delle attuali sfide ambientali ed energetiche. La sostenibilità è una scelta obbligata per la sopravvivenza del pianeta, ma non passa obbligatoriamente dalla demonizzazione della mobilità tradizionale in cui rientra il motorismo storico: come ha ricordato il Ceo di P1 Fuels, Martin Popilka, le alternative non-fossili ai carburanti tradizionali esistono già e possono rappresentare una soluzione per non limitare attività di grande valore culturale come il motorismo storico.
La domenica spazio al pubblico. The Classics Forum si è chiuso la domenica con il Public Day, durante il quale la Tenuta di Roncolo ha aperto i cancelli agli appassionati che hanno potuto ammirare da vicino alcune auto dalla collezione di vetture di prestigio di Asset Classic e altri gioielli tra supercar, capolavori dei grandi carrozzieri e classiche con palmarès sportivi invidiabili.