Sempre piacevole e proficua la visita alla mostra-scambio di Reggio Emilia (31a edizione, 26-27 marzo). Il clima primaverile e l’atmosfera “emiliana”, più che a una forsennata corsa alla ricerca del pezzo desiderato, invitano a una rilassante passeggiata, che può durare anche tutta una giornata (tanto ci vuole per esplorare per bene gli oltre 45.000 metri quadrati di esposizione), ma difficilmente stanca. E il pezzo tanto agognato quasi di sicuro lo si trova, magari dopo averlo scelto tra altri tre o quattro.
L’assortimento a Reggio Emilia non è mai mancato, ma per quanto riguarda diversi ricambi quest’anno ne abbiamo notati molti già visti l’anno scorso: esattamente gli stessi, negli stessi box o sugli stessi banchi. Questo effetto della crisi non sarà dispiaciuto a qualche indeciso, che così ha avuto una seconda possibilità per decidere finalmente l’acquisto, chiedendo e ottenendo uno sconto.
Di rilievo, stavolta in senso positivo, la presenza crescente di restauratori, molto qualificati e, a sentir loro, anche molto indaffarati in lavori impegnativi e sufficientemente remunerativi. Interessante l’offerta – crescente – di auto e moto: Kawasaki “500 Mach III” del 1971 (6900 euro), Alfa Romeo “Spider 1.6” del 1990 (8500 euro), Fiat “1100/103 H Lusso” del 1959 (6700 euro).
Facevano eccezione due francesine, perfette, rare, in ottime condizioni, ma decisamente più care rispetto alle nostre quotazioni: Renault “8 Major” del 1968 (5000 euro) e Simca “Aronde Elysée” del 1962 (11.000 euro, trattabili).