In una delle domeniche più calde del 2015 il Club Officine Alfieri Maserati Iinternational si è ritrovato sul circuito Tazio Nuvolari vicino Pavia per aggiungere al clima bollente un ulteriore fuoco di passione. Presente praticamente tutta la storia del Tridente: dalle V5 e 4CM degli Anni 30 alle Quattroporte e Coupé GT3 dei giorni nostri.
Il centenario Maserati è stato festeggiato lo scorso 1 dicembre 2014 ma non è mai troppo tardi per rendere omaggio a un secolo di storia del Tridente e alla straordinaria inventiva dei Fratelli Maserati. L’Officine Alfieri Maserati International Club ha scelto l’Autodromo Tazio Nuvolari di Cervesina, alle porte di Pavia, per allestire il suo personale gala dei festeggiamenti in onore dei primo secolo di storia dell’azienda fondata da Alfieri Maserati.
Invitate, una selezione delle più belle e significative auto prodotte dall’azienda di Via Ciro Menotti (soprattutto modelli da corsa del suo illustre passato sportivo), che complessivamente sono riuscite a coprire pressoché tutta la parabola produttiva dei suoi primi 100 anni prima di entrare nel nuovo secolo di attività: la Maserati V5 del 1931, una 4 CM di metà Anni 30, una A6GCS/53, una delle primissime 200S prodotte e la Parson-Maserati della fine degli Anni 50.
Uniche testimoni della produzione dell’età “di mezzo”, trait d’union con la Maserati di oggi, una Ghibli Spider, una Biturbo Spider e la rara Barchetta 2 litri del 1991, animatrice di uno dei primi campionati Monomarca per gentleman driver dell’era attuale. In chiusura, due esponenti del pensiero filosofico moderno del Tridente: una Quattroporte e una Coupé 4.2 in “assetto” GT3.
Alla Maserati V5 il riconoscimento per la personalità più straordinaria: due motori 8 cilindri in linea montati come due mitragliatrici di fronte al pilota, pronti a sferrare l’assalto, una potenza sovrumana nelle mani di quattro gomme dello spessore di una piadina. E che sound! Con il pilota abbigliato esattamente come nel 1931: tuta, caschetto in pelle, occhialoni!
Alla Maserati Barchetta 1991 il premio per la maggiore “leggiadria” tra le curve della pista: leggera e agile come un furetto, potente e rapida nella sua configurazione molto semplice (monotrave centrale, V6 2 litri biturbo, 2 posti, meno di 700 chili di peso).
Alla Maserati 200 S l’alloro per la grinta! Infatti il proprietario è riuscito a rompere un semiasse!
Alla Ghibli Spider un ideale fiore da posare sulle sue forme ambrate, per l’eleganza e la leggiadria con cui si posava sui cordoli in pista. Nessuna velleità come le barchette sport da cui ha ereditato il motore, ma tutto il carisma di una sontuosa GT degli Anni 60.
Alla Maserati Coupé 4.2 l’alloro per le prestazioni. La blu coupé che nei primi Anni 2000 andò a “risvegliare” l’anima competitiva del Tridente in giro per il mondo (e a preparare il terreno per la maestosa e plurivittorisa MC12) ha eseguito i giri più veloci, abilmente condotta dal suo conduttore, evidentemente “patentato” con il manico giusto.
Alvise-Marco Seno