Il 21 e 22 febbraio prossimi le Auto Storiche percorreranno l’impegnativo ma affascinante itinerario della Winter Race, con due tappe da 200km circa tra le strade del Cadore. Luoghi non solo di struggente bellezza, ma anche degnamente corroborati da una gastronomia di grande pregio a livello nazionale ed internazionale.
La prima tappa attraverserà tra le altre anche l’enclave gardenese dove si trovano alcune delle più interessanti tavole del Tirolo, non poche delle quali selezionate dal Cucchiaio d’Argento per la qualità dell’Offerta. Tra quelle indimenticabili la raccolta Anna Stube dell’Hotel Gardena a Ortisei dove oltre ad un servizio in guanti bianchi ed una sommellerie di altissimo profilo troviamo una cucina contaminata dalle radici ladine eppur contemporanea. A Corvara in Badia invece la famosa Stua di Michil, caposaldo di una cucina solida e concreta ma attraversata da spunti creativi. Celebre il cosiddetto “tempio del Sassicaia” , il più famoso vino italiano nel mondo a cui Michil Costa, patron del locale, ha dedicato una stanza di mistica adorazione.
La seconda tappa chiude una anello a sud toccando San Martino di Castrozza e Agordo, e rispettivamente a ovest e ad est conviene segnalare un paio di Case di certa soddisfazione: a Cavalese il regno di boschi di Alessandro Gilmozzi a El Molin capace di coniugare le essenze silvestri con garbo e delicatezza per regalare un’interpretazione personalissima ma inconfondibilmente montana della cucina d’altitudine. Sull’Alpago invece la Locanda San Lorenzo che riesce a trarre il meglio dalle splendide referenze dell’altipiano, come il celebrato agnello che da solo vale il viaggio, proposto in un monumentale piatto d’assaggio in cinque variazioni, dalle tradizionali alle creazioni più attuali.