La Fiat “131” è la star del Salone di Torino del 1974. La nuova berlina di classe media della Casa torinese va a sostituire la “124”, nata nel 1966 e ormai superata.
La disposizione degli organi meccanici è classica, quindi motore anteriore (in due cilindrate: 1300 da 65 CV e 1600 da 75 CV) e trazione posteriore. La linea, a tre volumi, è moderna e piacevole. Fin dall’inizio le versioni disponibili sono tre: berlina due porte, berlina a quattro porte e familiare a cinque porte. Due gli allestimenti, Normale e Special: quello più economico sarà però poco richiesto dalla clientela.
La Special si riconosce a prima vista per il frontale a quattro fari circolari anziché due rettangolari, i cerchi ruota più elaborati, i profili sulle fiancate. Anche all’interno la Special è meglio rifinita e ha un equipaggiamento più completo. La familiare ha in pratica le stesse dimensioni della berlina (è solo un po’più alta) e monta pneumatici maggiorati 165 SR 13 (anziché i 155 SR 13 della berlina).
Per tutte le versioni il cambio è a quattro marce con quinta a richiesta; solo sulla 1600 si può avere il cambio automatico. La 131 sarà un successo e continuerà la sua carriera fino al 1983, diventando famosa per i suoi successi in ambito sportivo grazie alle versioni Abarth.