Guido Moroni, uno più noti collaudatori dell’Alfa Romeo, è venuto a mancare la scorsa notte all’età di novant’anni. Dalla “Giulia” alla “164”, passando per l'”Alfetta” e l’Alfasud”, a lui si devono lo sviluppo e la messa a punto su strada delle più note vetture e piattaforme della Casa del Biscione.
Nato a Milano il 24 febbraio 1924, entrò al Portello nel 1938 a soli 14 anni. Moroni cominciò la sua carriera in Alfa come disegnatore nel settore progettazione auto da corsa. Dopo il ’45 avviò la sua attività di collaudatore, prima come motorista, poi di vetture sperimentali e prototipi direttamente al servizio di Consalvo Sanesi, diventando a sua volta responsabile del settore nel 1967. In pensione dal 1985, proseguì come consulente la sua attività con l’Alfa fino al 1997.
Nella foto, Guido Moroni a bordo di un'”Alfetta” monoposto durante una manifestazione sul circuito di Adelaide, in Australia, nel 1990. (Alfa Romeo Automobilismo Storico, Centro Documentazione – Arese, Milano)