L’Alfa Romeo Alfasud 1.5 ti Quadrifoglio Verde si distingue dalle serie precedenti per un look più aggressivo, che ritroviamo ben rappresentato anche nel modello in scala 1:18 realizzato dall’azienda olandese Cult. Analizziamolo insieme.
Pollice su. Già a un primo colpo d’occhio si nota la buona riproduzione dei fascioni paraurti, in tinta nera, così come la calandra che ospitava i doppi fari e il classico “scudetto” con lo stemma del Biscione, con cornicetta rossa. Apprezzabile la realizzazione delle prese d’aria sul cofano, mentre i tergicristalli appaiono leggermente sovradimensionati. La linea, i tagli delle portiere e lo sportellino del serbatoio carburante risultano proporzionati; anche i cerchi di lega sono di qualità, con pneumatici bene accoppiati.
Posteriore e abitacolo. In coda troviamo lo spirito della “ti”, con l’alettone, realizzato in maniera precisa, e gruppi ottici di qualità. Il logo tondo, invece, risulta un po’ “piatto”: un minimo di spessore avrebbe arricchito tutto il posteriore. Unico neo, il terminale di scarico singolo, quando invece dovrebbe essere doppio. All’interno si scorgono i sedili avvolgenti, molto dettagliati per la scala qui rappresentata, analogamente al divano posteriore. Un buon lavoro è stato eseguito anche su cruscotto, plancia e volante, assieme a tutti i devioluci. Il modello non è apribile, ma attraverso le vetrature, di buona trasparenza, possiamo valutare positivamente anche i pannelli porta.
Panorama molto ricco. Questo modello ha avuto un notevole successo, tanto che non è facilmente reperibile nei negozi in nessuno dei tre colori prodotti: rosso, nero e grigio. Per gli alfisti in scala, si tratta di una riproduzione “importante”, non tanto per il costo, che all’uscita era di 170 euro, ma principalmente per completare un periodo, quello dei primi anni 80, che offre in diverse scale un panorama di collezionabili molto ricco.