Ha un look meno forte della GTV degli anni 90 che l’ha preceduta, è – purtroppo – anch’essa a trazione anteriore, ma offre quattro posti comodi (anche se è omologata per cinque) e, soprattutto di profilo, non le manca la personalità. Se poi si opta per la versione spinta dal 3.2 V6 “Busso”, le soddisfazioni non mancano: è dunque l’ora di riconsiderare l’Alfa Romeo GT.
Comoda e brillante. Tanto vale ripeterlo subito, perché lì casca l’asino: come tutte le Alfa degli anni 90 e quasi tutte quelle del primo decennio del nuovo millennio, anche la GT è basata su un’architettura che prevede la trazione anteriore e questo non è mai stato digerito del tutto dai puristi del marchio. Eppure la GT, realizzata sul telaio della 156, è un’auto che unisce facilità di guida a grande precisione e incisività, senza dimenticare comfort e spazio (per quattro) da coupé vera e non da 2+2. Merito, rispettivamente, della sospensione anteriore a quadrilateri alti e al passo di 260 cm, abbinati a un bagagliaio di capacità quasi tripla rispetto alla GTV.
Col V6 sfiora i 245 km/h. Il modello debutta nel 2003 con il quattro cilindri 2.0 litri JTS a iniezione diretta da 165 CV, affiancato dal V6 “Busso” a 24 valvole 3.2 cm3 da 240 CV (10 in meno rispetto a 147 e 156 GTA), ma sarà disponibile poco dopo anche nella versione d’accesso, col 1.8 Twin Spark da 140 CV. I quattro cilindri 2.0 benzina e diesel sono quelli che avranno maggiore diffusione, ma le vere emozioni, come è normale che sia, nascono dal V6 e dal suo rombo melodioso. Non solo sound indimenticabile, ma anche prestazioni di tutto rispetto, con 6,7 secondi per passare da 0 a 100 km/h e 243 km/h di velocità massima.
Firmata Bertone. A livello di design ci sono luci e ombre: il frontale simile a quello della 147, per non parlare dell’abitacolo, dove la plancia è ripresa pari pari proprio dalla 147, anche se la maestria di Bertone emerge prepotentemente nella vista laterale e posteriore, con scelte che sprigionano dinamismo, sportività e classe. Come nel caso delle luci, due tratti appena accennati, che tagliano il volume di coda dominato dal comodo portellone. Il leggerissimo restyling del 2006 regala in realtà un aggiornamento interessante, purtroppo solamente per la 1.9 JTD: la versione Q2 viene equipaggiata con un differenziale autobloccante Torsen, sostituito quasi subito con la versione elettronica che agiva sui freni e sul sistema Abs.
Destinata a rivalutarsi. Con quasi 81.000 esemplari prodotti e un’età ancora giovane, trovare una GT è piuttosto facile, con prezzi che oscillano tra gli undicimila e i sedicimila euro per le V6 e circa la metà per le altre, 2.0 benzina incluse. Interessanti alcune serie speciali verso fine produzione, come la Blackline: vernice nera metallizzata, specchietti retrovisori satinati, scarico cromato e cerchi di lega da 18”. All’interno, sedili sportivi di pelle bicolore nera e rossa, pedaliera sportiva e pomello del cambio di alluminio, oltre all’impianto audio Bose.