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Auto e Moto d’Epoca, la carica degli 80.000

“Questo è il vero Motor Show d’Italia”: Mario Carlo Baccaglini, patron di Auto e Moto d’Epoca, non nasconde il proprio entusiasmo appena chiusi i battenti dell’edizione n. 31. E ancora: “La chiave di tutto sono le emozioni”. Toni trionfalistici per una volta in linea coi numeri veri, dato che alla kermesse padovana sono stati registrati, in quattro giorni, oltre 80 mila ingressi, seimila in più del 2013, anno record del trentennale.

Non da meno le cifre che riguardano ciò che si è visto all’interno dei padiglioni: ben tredici le case automobilistiche presenti in via ufficiale (anche questo un primato), 4000 le auto in vendita, oltre 2000 gli espositori, suddivisi tra produttori, club, registri, ricambisti, stampa specializzata, accessoristi. “Noi ci rivolgiamo a tutti coloro che amano le automobili” – ha spiegato ancora Baccaglini. – Parliamo di storia, tradizioni e futuro dell’Automotive condividendo la passione con tutti i nostri visitatori. Continua a premiare la scelta di affiancare auto storiche e modelli di ultima generazione, perché sono due facce della stessa medaglia: il mondo dell’auto è unico ed è un mondo dedicato alla bellezza”.

La kermesse padovana è stata ovviamente anche la prima – e la più indicata – occasione per raccogliere i malumori espressi da più parti immediatamente dopo l’annuncio del Governo di voler abolire con la Legge di Stabilità le agevolazioni circa il pagamento del bollo per le auto tra i venti e i trent’anni. Torneremo a brevissimo sull’argomento con le opinioni registrate a Padova (Asi e Aci Storico in primis), ma anche con un ampio reportage dal Salone.

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