Nel corso del weekend la celebre manifestazione piemontese, dedicata al mondo heritage, animerà l’area del Lingotto Fiere di Torino
Il primo appuntamento del nuovo anno inerente gli eventi da non perdere è iniziato oggi pomeriggio, con l’apertura ufficiale di Automotoretrò, inaugurata da Remo Girone. Un padrino scelto in maniera particolarmente oculata visto che l’attore italiano ha da poco interpretato sul grande schermo Enzo Ferrari nel film campione d’incassi “Le Mans ”66 – La grande sfida” di James Mangold, al fianco di Matt Damon e Christian Bale.
Una kermesse con molti contenuti. In primis l’area riservata alle auto messe in vendita da privati e commercianti di Automotoretrò è stata ampliata (all’interno del padiglione 3) per dare ancora più spazio alla vasta scelta di modelli. Da vetture appartenenti ai primi decenni dello scorso secolo a fine Novecento, con una forte presenza di modelli anni ’60-‘70 e di Youngtimer. E se il settore centrale del Padiglione 2 vede la partecipazione dei numerosi club storici, delle riviste di settore, degli Enti come ASI e ACI e del Gruppo FCA, si può invece andare a caccia di accessori rari, ricambi e automobilia di ogni genere nel Padiglione 1.
Una mostra per benvenuto. Ad accogliere i visitatori l’area tematica, quest’anno dedicata alle “giovani” auto d’epoca, ovvero le Youngtimer. Tra le “Piccole di razza” le mitiche “Turbo”, utilitarie a due volumi dalle alte prestazioni che hanno ottenuto successi sia di vendite sia in ambito sportivo, come Fiat Uno Turbo, Peugeot 205 GTI, Renault 5 GT Turbo, Citroen AX Sport, Y10 Turbo e Opel Corsa GSI. I collezionisti, in particolare i più giovani, apprezzano sempre di più queste auto che vedono le proprie quotazioni in forte ascesa, ma youngtimer sono anche veri e propri miti dell’automobilismo come la Ferrari F40 e la “rivale” Lamborghini Diablo. La mostra è stata realizzata in collaborazione con Catawiki, che per il terzo anno consecutivo è sponsor di Automotoretrò e organizza nei giorni di fiera speciali aste di vetture d’epoca e automobilia, con lotti selezionati e provenienti da tutta Europa. Il pubblico presente potrà partecipare o seguire in diretta l’andamento delle offerte.
Importanti ricorrenze. Automotoretrò è anche l’occasione per festeggiare due importanti anniversari: i 90 anni di Pininfarina e i 110 anni di Alfa Romeo. Nello stand dell’Automotoclub Storico Italiano si celebrerà l’eccellenza del design italiano attraverso alcune delle auto diventate espressione della grande ricerca estetica, stilistica e tecnica del marchio piemontese, una su tutti la “scultura in movimento” Cisitalia 202 Coupé del 1947, oggi parte della collezione permanente del MoMA di New York. Anche il Lancia Delta Integrale Club, che compie 20 anni nel 2020, offrirà il suo tributo con la Pininfarina HIT, acronimo di “High Italian Technology”, una one-off nata sulla base della berlinetta torinese 4WD, interamente realizzata in materiali compositi, esposta per la prima e unica volta al Salone di Torino nel 1988.
La storia del Biscione… La Scuderia del Portello racconta, invece, la lunga storia del “Biscione” portando in fiera cinque vetture inestimabili come la De Tomaso F1 Alfa Romeo del 1960, unica monoposto ancora funzionante; uno degli ultimi due esemplari rimasti dell’iconica Alfa Romeo 1900 Corto Gara; l’Alfa Romeo Giulia Super Giardinetta, costruita con cura artigianale dalla Carrozzeria Giorgetti; l’Alfa Romeo 75 Super Turismo, ultima realizzata da Alfa Corse per accedere al Campionato del Mondo Turismo; e l’Alfa Romeo GTAM, restaurata con la livrea di gara numero 27 in collaborazione con le officine Alfa Romeo Classiche di FCA Heritage, prima assoluta alla 6 Ore del Nürburgring del 1970 con l’equipaggio Picchi – De Adamich.
Auguri Aurelia. Cifra tonda, infine, anche per la Lancia Aurelia, splendida settantenne in esposizione nello stand del Museo Nazionale dell’Automobile di Torino che dal 30 gennaio al 3 maggio 2020 dedica alla lussuosa berlina la mostra “Lancia Aurelia 1950-2020. Mito senza tempo”. Il MAUTO è protagonista anche nello stand dell’Automobile Club d’Italia con due vetture elettriche, la biposto LEM (“Laboratorio Elettrico Mobile”) creata dall’ingegnere-giornalista Gianni Rogliatti nel 1974 e la “Duc-de-dame” della Stae (Società Torinese Automobili Elettrici) del 1909. Infine, un altro pezzo della collezione, la Land Rover Aziza III 109 del 1967 potrà essere ammirata nello stand del Registro Storico Land Rover insieme all’Aziza I del 1962: entrambe utilizzate dal fotoreporter Nino Cirani nei suoi incredibili viaggi dall’Alaska alla Terra del Fuoco fino a Ceylon, saranno sotto i riflettori insieme al Series One della Oxford and Cambridge Trans-Africa Expedition del 1954, direzione Cape Town e ritorno.