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Autosole, giorno 1 [LIVE]

Siamo partiti alla volta di Roma; il nostro viaggio nel tempo sull’Autosole è cominciato alle 7.30 da Piazza del Duomo a Milano. Entrate nella pagina per seguirci in diretta…

Ore 18.30

Siamo usciti al casello di Roma Nord, pagando con Viacard (38,30 euro). Siamo in macchina da… 10 ore. Conti alla mano un’andatura molto tranquilla e vacanziera, ma soprattutto d’altri tempi: meno di 60 km/h di media.

In questo viaggio nel tempo da casello a casello non abbiamo voluto farci mancare proprio nulla di come si viaggiava una volta… Più tardi, magari davanti a un piatto di cacio e pepe, faremo un resumè tecnico sul comportamento della “Giulia”.

Ore 17.40

Una cinquantina di km da Roma, Alessandro sulla “159” d’appoggio si cimenta in spericolate contorsioni fuori del finestrino per fotografare la “Giulia TI” e la nostra “Giulietta” che chiude la formazione. Un paio di carichi eccezionali fanno da tappo ma ci danno l’andatura giusta per qualche scatto particolarmente ravvicinato.

Ultima sosta prima della Città Eterna al “Sarni” di Giove: altro briefing per concordare la formazione “scenica” in vista dell’uscita dal casello Roma Nord…

Ore 17

Abbiamo lasciato la Toscana e siamo in Umbria: la meta della prima tappa – Roma – è a 110 km. È pur sempre lunedí, ciò nonostante il traffico è crollato di colpo. Anche quello pesante si è fatto più “leggero”…

Ore 16.50

Ora qualche numero: la lunghezza totale dell’Autosole è di 803,5 km, di cui 504 km di tratti a tre corsie, 299,1 a due corsie e ancora solo 33,9 a quattro corsie. Ben 86 le gallerie (per complessivi 39,8 km); 63 le aree di servizio. Le stazioni di pedaggio sono 58, con 163 porte in entrata e 391 in uscita… (fonte Autostrade per l’Italia).

Ore 16.20

In Germania, ai tempi della realizzazione dell’autostrada, la cosiddetta “zona di rispetto” (quella nella quale non si può costruire) era di 300 metri per lato. L’Autosole, di metri ne aveva chiesti solo 50, ma il Ministero della Difesa ne concesse appena 7,5.

Ora di cartelloni pubblicitari ai margini della carreggiata non se ne vedono praticamente più, ma una volta erano un’autentica persecuzione per gli automobilisti. Quattroruote si fece promotore di una campagna per farli arretrare verso i campi, chiedendo agli automobilisti di segnalare i casi più eclatanti.

L’avanzata fu solo parzialmente arrestata: complici i proprietari dei terreni attigui all’autostrada, la cartellonistica pubblicitaria rimase per decenni una fonte di distrazione tra le più odiose e invadenti. Ora i rischi non arrivano da bordo strada ma dai “gingilli” sull’auto: telefonino in primis…

Toscana e zone attorno a Milano erano le aeree a maggiore densità di manifesti pubblicitari…

Ore 15.45

Piazzola di sosta di San Giovanni, stendiamo un pietoso velo sulla pulizia. Vorrebbe essere un’area attrezzata per il picnic. Già, vorrebbe! C’è una sorta di gazebo di paglia rimasto tale e quale dagli anni 60… E pensare che una volta le piazzole di sosta, durante le grandi partenze per le vacanze, si trasformavano in luoghi di socializzazione in cui ci scappavano anche un brindisi e un paio di forchettate di pasta al forno offerti dal vicino di macchina…

Ore 15.05

Nell’inferno dei 37 gradi scopriamo che esistono ancora stazioni di ristoro senza l’ombra (è proprio il caso di dirlo!) di una tettoia. È la situazione del Chef Express – McDonald’s di Arno Ovest…

Ore 15

In prossimità di Scandicci (FI) la temperatura è di 37 gradi, non invidiamo chi in questo momento è a bordo della “Giulia TI”. Le dolci colline toscane fanno da cornice a un tratto vivace a due corsie. Si viaggia sempre in corsia di sorpasso, perché quella a destra è appannaggio dei tir e degli autobus.

Non sono soltanto il sole del sud e le città d’arte come Firenze e Roma a muovere il traffico dell’Autosole nei primi anni 60, ma anche la possibilità per i mezzi pesanti di raggiungere un porto strategicamente importantissimo come quello di Livorno. L’Autostrada del Sole riduce di circa 80 km la distanza fra Milano e Napoli, ma è soprattutto un risparmio di tempo che si misura nell’ordine di una giornata secca, rispetto alle due che occorrevano ai veicoli pesanti per raggiungere Napoli dal capoluogo lombardo…

Ore 13.50

In occasione dell’apertura del tratto Bologna-Firenze (3 dicembre 1960) – 86 km che si aggiungono ai 194 della Milano-Bologna – Quattroruote regala a 1000 lettori 2 biglietti gratuiti (andata e ritorno), in cambio di “poche righe di giudizio sul percorso”. Un invito esplicito a pronunciarsi su un’opera titanica che si presenta subito come motivo d’orgoglio per ogni italiano.

Noi che viaggiamo nel tempo ma siamo automobilisti del 2013 non possiamo non notare il fatto che qui non c’è quasi mai connessione Internet. Valicati i 720 metri tra Roncobilaccio e Barberino di Mugello (punto più alto dell’Autosole) iniziamo la discesa verso Firenze… Ora, in questo tratto, si lavora alla costruzione della nuova galleria di valico, che raddoppierà la portata del traffico….

Ore 13.40

Affrontiamo il tratto appenninico, in prossimità di Rioveggio. Dicevamo prima dei costi dell’Autosole. Quello del tratto Bologna-Firenze, a causa della natura del terreno, risulterà superiore di oltre il 16%, con un aggravio di almeno 7 miliardi sul previsto.

I lavori sui tratti Milano-Bologna e Bologna-Firenze hanno dimostrato che la costruzione dell’autostrada in pianura costa in media tre volte di meno della costruzione in montagna, dove si susseguono muraglioni, viadotti e gallerie…

Ore 13.20

Una bella signora bionda “abborda” il nostro Alfredo in Autogrill: non è solo il fascino del divisa, con il logo “Ruoteclassiche” bene in vista… Sta di fatto che i due si fermano a scambiare due chiacchiere. Lei ha seguito il collegamento su Isoradio, sa della nostra “impresa” e candidamente confessa di avere la stessa età dell’Autosole e della nostra “Giulia TI Super”. Le porteremo un bacione a Firenze!

0re 13.10

“Un Bufalino, due Rustichella, un Icaro e quattro Coche”: all’Autogrill di Cantagallo ci diamo i turni. Quattro si rifocillano e due fanno la guardia alle auto sotto le pensiline fotovoltaiche, che forniscono energia per tutta l’area di servizio (i primi impianti sono del 2007).

Tra i servizi offerti dall’Autogrill anche il wifi. L’affollamento di vacanzieri è tutt’altro che da lunedì: caos al bancone e code alle toilette sono rimasti quelli dell’epoca in cui all’Autogrill era una festicciola fermarsi…

Ore 12.10

L’Italia nel 1960 è al 15° posto per densità automobilistica e al 1° posto per prezzo della benzina e tassa di circolazione. Scrive Quattroruote: “Una grande autostrada da Bolzano a Palermo avrebbe fatto per il Sud quanto ha tentato di fare la Cassa del Mezzogiorno”. Con ben altra efficienza, però! Il costo previsto si aggirerà sui 185 miliardi di lire (mediamente circa 250 milioni al km).

Il costo totale del tratto Milano-Bologna sarà inferiore al previsto di circa 8%. Saranno 3 miliardi risparmiati. Quando mai oggi i costi sono inferiori al preventivo? Altra storia però sarà la costruzione del tratto appenninico Bologna-Firenze…

E ancora la nostra rivista consorella in un corsivo: “L’autostrada del Sole è una grossa opera non solo per la sua mole, per le innovazioni tecniche che ha introdotto, per l’arditezza dei suo ponti, ma soprattutto perché costituisce, dopo la pastasciutta, i Carabinieri e la televisione, il primo concreto vincolo fra il Nord e il Sud”.

Ore 11.50

Ci corre a fianco la linea dell’alta velocità: cavi sospesi e lunghi tratti di pannelli che nascondono i binari alla vista. Una volta le velocità di treno e auto consentivano un saluto tra i rispettivi passeggeri. Ora non c’è storia: Frecciarossa e Italo sfrecciano come proiettili a oltre 300 km/h. Alla vista sono un nastro che si sfilaccia tra i campi e il cielo. Un lampo.

Ricordiamo la mitica sfida che Quattroruote organizzò nel 1961 tra il Settebello e una “Giulietta”: tempi cronometrati, una cronaca vissuta quasi km per km, da via Monte di Pietà a Milano a Roma Termini e quindi alla redazione di Quattroruote. Un giornalista in auto e uno sul treno, che ha coperto l’ultimo tratto dalla stazione alla redazione in taxi. Ebbene… il pilota della “Giulietta” ha aspettato 38 minuti prima che il suo collega lo raggiungesse. Altri tempi, oggi il treno impiega la metà del tempo di chi percorre l’autostrada.

Non dall’Italo o dal Frecciarossa, ma qualcuno, accogliendo l’invito di Isoradio, ci avvista e ci saluta. Dalla corsia di sorpasso!

Ore 11.25

Il primo approccio di Quattroruote con l’Autosole avviene con un viaggio sulla tratta Milano-Parma venerdì 19 settembre 1958. L’autostrada è divisa in due vie di 7 metri e mezzo ciascuna ed è divisa da uno spartitraffico divisorio di 3 metri (si pensa a siepi per costituire uno sbarramento antiabbagliante). Scriveva la nostra rivista consorella: “Noi crediamo che, siepe o quinte, un riparo antiabbagliante sia necessario, tanto più che in fase di sorpasso le vetture vengono ad incrociarsi a circa 5 metri l’una dall’altra”.

Di guardrail e new jersey non si parlava ancora…

Ore 11.20

Siamo appena ripartiti dall’Autogrill di Fiorenzuola; un caffè, un briefing veloce e il primo collegamento con Isoradio…

Scriveva Quattroruote nell’ottobre del 1961: “l’Autosole ha il solo torto di squalificare tutte le altre”. Di fatto, la sua sicurezza è conclamata e non ha rivali rispetto alle altre autostrade italiane dell’epoca (Milano-Laghi e Milano-Brescia).

Al 30 giugno 1959, dopo neppure 7 mesi di parziale esercizio di alcuni tratti, sull’Autosole erano già transitati 1.499.316 veicoli, che avevano percorso complessivamente 62.859.796 di chilometri. Nessun incidente grave, nessun morto (solo pochi incidenti leggeri, con 10 feriti: sulla Milano-Brescia, nello stesso periodo, 36 morti e 280 feriti).

Negli anni 60 non esistevano limiti di velocità in autostrada: la raccomandazione era di viaggiare a due terzi della velocità massima concessa dal veicolo, in modo da poter contare sulla cosiddetta “riserva di potenza”. I limiti – 130 km/h – arriveranno solo nel 1973 (120 tra il 1973 e il 1974). Fino al 23 luglio 1988, c’erano limiti in funzione della cilindrata, con una punta di 140 per le auto sopra i 1300 cc.

Col ministro Ferri, nel 1988, si arrivò al limite contestatissimo dei 110. Ma rimase una parentesi brevissima (un anno). Nonostante di recente si sia parlato di un limite di 150 su alcuni tratti, nessuna tratta è stata individuata per tale limite…

Ore 9.56

Siamo nei pressi di Lodi: c’è il consueto traffico del lunedì, parecchi tir e poche auto, in compenso noi in corsia di sorpasso abbiamo modo di constatare che l’idea di usare il telefonino con l’auricolare proprio non vuole entrare in testa. Sono tanti gli indisciplinati che guidano e chiacchierano con il cellulare in mano.

Il rettilineo per alcuni è un invito a distrarsi. Già ai tempi, Quattroruote stigmatizzò questo rischio; gli automobilisti italiani non erano abituati a strade così rettilinee e sicure, tanto che Quattroruote raccomandava spessissimo “l’autostrada non è una pista”

Ore 9.40

Casello di Melegnano: Quattroruote lo definiva “stazione di testa” di Milano. Nel 1958, all’apertura del primo tratto fino a Parma (7 dicembre), aveva solo sei varchi definiti “reversibili” (3+3, ma anche 5+1, a seconda del traffico).

Isoradio ha appena presentato la nostra “impresa” lanciando l’iniziativa “avvistateli”: una caccia al tesoro da Milano a Napoli, per individuare la nostra piccola carovana e magari immortalarci in una foto col cellulare. Tra poco ci aspetta il primo collegamento in voce…

Ore 9.25

La “Giulia TI Super” ha fascino da vendere e un motore che incute rispetto, ma l’abitacolo è di un’essenzialità che ti riporta indietro di mezzo secolo. Il primo approccio è per certi versi sorprendente: niente bocchette per la ventilazione, l’aria fresca non è neppure uno spiffero, solo un’idea!

Le cinture di sicurezza non ci sono, mi ritrovo a puntellarmi coi piedi mentre a capo chino digito sull’iPad. Dai finestrini aperti non filtra un alito d’aria. Ci aspettano 803,5 km così, secondo un’idea di viaggio che appartiene alla sfera dei ricordi lontani…

Ore 8.40

Milano, piazza del Duomo, ore 8.40. Il nostro viaggio nel tempo nei cinquant’anni dell’Autosole comincia con una Milano già sveglia da un po’. Al termometro sono 25 gradi, si annuncia una giornata rovente.

L’Autosole non è l’unica cinquantenne: c’è lei, la protagonista, l’Alfa Romeo “Giulia TI Super” del 1963, carica di un fascino che attira a sé gli sguardi dei molti milanesi già in movimento. Qualcuno si ferma, scatta foto, chiede dove siamo diretti… La ricorda con nostalgia.

Pochi però sanno che ne sono stati costruiti solo 501 esemplari (solo quelli necessari per l’omologazione corsa), e che questa è la versione più corsaiola del modello: alleggerita all’osso e con un motore da 113 cavalli…

Poi c’è una “Giulietta Quadrifoglio Verde”, rossa fiammante, e una “159” che ci farà da auto d’appoggio. Gli altri cinquantenni sono a bordo, con l’entusiasmo di chi è ansioso di cominciare…

Foto di rito in piazza del Duomo, con parecchi stranieri che approfittano della nostra presenza per immortalare un pezzetto d’Italia che non c’è più…

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