A 25 anni dalla scomparsa di Ayrton Senna, domani, mercoledì 1° maggio, l’Autodromo Internazionale Enzo e Dino Ferrari ospiterà l’Ayrton Day.
Venticinque anni fa il mondo dell’automobile si è fermato: quella data, il 1° maggio 1994, resterà per sempre un giorno tragico per che ama lo sport e le corse di F.1. Ma anche per tutti quelli che in Ayrton Senna avevano sì visto il campione dei gran premi iridati, ma anche quello della vita, intesa come correttezza, sensibilità amore per il prossimo.
Addio, Ayrton. Se c’era qualcuno, nel mondo delle corse, che avremmo voluto fosse immortale, era proprio lui, Ayrton Senna. Che per il suo Brasile, per i poveri e per tutti quelli che avevano bisogno, era capace di fare molto di più di quello che chiunque altro avrebbe potuto realizzare. Quello che pareva impossibile, quel giorno a Imola è successo. E la cosa più terribile, che non dà pace ai tifosi e a chi lo ha amato, è che se si provasse a ripetere un milione di volte la meccanica di quell’incidente, alla curva del Tamburello, tutte le volte il pilota se la caverebbe senza gravi danni. E invece…
Il pellegrinaggio dei tifosi. Sono pochi gli uomini che a 25 anni dalla loro morte hanno così tanti ammiratori sparsi in tutto il mondo, spesso disposti a percorrere centinaia o migliaia di chilometri per giungere a Imola, per osservare quel muro maledetto contro cui si è schiantata la sua Williams, per piangere di fronte al monumento in bronzo che lo ricorda, all’interno di quella curva. E molti lasciano un ricordo, che si aggiunge alle decine di bandiere, magliette e altre testimonianze dell’amore per questo campione che circondano la sua statua.
In ricordo di Ayrton. Cinque anni fa migliaia di appassionati si sono raccolti il primo maggio alle 14,17 sulla pista di Imola, nel punto esatto dell’incidente, per ricordare il campione brasiliano e ancora di più ne sono attesi quest’anno, quando una serie di eventi coronerà questo tristissimo anniversario. Nei paddock dell’autodromo è prevista nella mattinata una conferenza intitolata “L’uomo, il pilota, il mito” alla quale prenderanno parte vari piloti di F.1. Seguirà un’esibizione in pista di alcune delle monoposto guidate da Ayrton, mentre nei box saranno esposte le F.1 McLaren, Williams e Lotus con cui ha corso dal 1983 al 1994. Alle 14,17 una messa alla curva del Tamburello ricorderà il campione e la sua grande fede in Dio, mentre la presentazione del libro “Senna inedito”, scritto a quattro mani da grandi giornalisti come Pino Allievi, Roberto Boccafogli, Carlo Cavicchi e Giorgio Piola concluderà la giornata, assieme a un concerto di musica classica.
Una mostra dedicata al campione. Nel museo dell’autodromo è stata inoltre inaugurata la mostra multimediale “Ayrton Magico. L’anima oltre i limiti”, che resterà aperta fino al 30 novembre e fa rivivere i momenti più toccanti e spettacolari della vita del campione brasiliano. Infine le immagini scattate da Angelo Orsi e Mirco Lazzari, raccolte nella mostra “Simply the Best”, permetteranno fino al 19 maggio di scoprire Ayrton nella sua vita di tutti i giorni, con e senza il casco in testa, fino a quell’ultimo scatto di 25 anni fa, che mostra un ragazzo appena arrivato sulla pista di Imola, con i jeans, la camicia e un pacchetto in mano, che sta andando incontro al suo destino.