Sta per esplodere una nuova mania sulle vetture anni 80? Gli ultimi risultati di Bonhams invitano alla riflessione.
L’asta organizzata la scorsa settimana da Bonhams al Goodwood Members’ Meeting ha prodotto due risultati molto interessanti, che potrebbero essere ottimi indicatori delle future pieghe che prenderà il mercato dell’auto da collezione, in particolare con riferimento ai modelli degli anni 80. Protagoniste della vendita all’incanto sono stati infatti due esemplari (uno stradale e uno da corsa) dell’affascinante Audi Quattro.
La prima, una Audi Quattro A1 Gruppo B del 1982, ex auto ufficiale guidata da Hannu Mikkola e Arne Hertz, è stata aggiudicata per 346.500 euro. Questo esemplare, telaio 900012, ha avuto una carriera certamente intensa ma non certo vissuta sotto le luci della ribalta al punto da giustificare una cifra sensazionale. Ha iniziato l’attività come una “Gruppo 4” e nel 1982 ha partecipato sia al Rally di Montecarlo (in quell’occasione Mikkola arrivò secondo dietro a Walter Röhrl con l’Opel Ascona) sia al Rally di Svezia (16esima assoluta). È stata quindi utilizzata come vettura per i test per poi essere trasformata, nel corso dell’83, in Gruppo B e venduta. Acquistata dall’importatore finlandese di Audi/Volkswagen è stata affidata ad Antero Laine (noto pilota rally con le Saab) con cui ha continuato a correre nel Nord Europa.
Per tutti gli anni 80 è passata di mano parecchie volte, di proprietà di piloti che l’hanno sempre guidata in gara con discreto successo. Nel 1991 è stata quindi acquistata da un noto collezionista Audi svedese ed esposta nel proprio museo. Messa all’asta nel 1995 è rimasta con il suo ultimo proprietario fino a oggi.
Ancora più sensazionale, tuttavia, è stato il risultato messo a segno da una Audi Quattro Sport SWB Coupé. L’esemplare con telaio numero 905206, infatti, è stato aggiudicato per quasi 392.500 euro.
L’Audi Quattro Sport, dal punto di vista tecnico, stilistico e collezionistico e una delle più autorevoli protagoniste degli anni 80, nonché nelle corse: ha vinto il Mondiale Rally (costruttori) nel 1982 e ’84 e il titolo Piloti nel 1983 e ’84. Ed è su questo modello che il marchio di Ingolstadt ha costruito il suo straordinario successo con la trazione integrale, rendendo la Quattro una temibile avversaria delle più leggere Lancia 037.
Presentata nel 1980, l’Audi Quattro, ebbe l’ingrato compito di lanciare “in the sky” il brand Audi dal punto di vista sportivo. Suoi punti di forza erano il 5 cilindri 2.1 monoalbero dell’Audi 200, equipaggiato con il Turbo e capace di 200 CV di potenza, e la trasmissione “quattro” con 3 differenziali, un vero gioiello tecnologico.
Nel 1983 questo modello fece ancora più sensazione nella più estrema versione Sport, con passo accorciato e propulsore dotato di testata bialbero con 20 valvole per complessivi 306 CV e una sbalorditiva velocità massima di 250 km/h (la ben più aerodinamica Porsche 911 SC 3 litri da 204 CV faceva “solo” 235 orari). Furono costruiti 214 esemplari ma solo 164 furono effettivamente venduti ai clienti.
L’esemplare aggiudicato da Bonhams è una delle sole sei vetture vendute originariamente in Gran Bretagna nel 1983. Si trattava di un’auto in condizioni tranquillamente definibili immacolate, con sole 24.000 miglia sul tachimetro.
Alvise-Marco Seno