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DUELLANTI 40 ANNI DOPO

Viziati come siamo dalla serie di vittorie di Schumacher, sembrano impossibili gli anni schizofrenici dal 1961 al 1965, F.1 di 1,5 litri: altalena di momenti esaltanti (due titoli mondiali, 1961 e 1964) e crolli totali: zero vittorie nel 1962 e 1965, una nel 1963.

Il 1964 è l’anno del modello “Aero” “158”, pietra miliare nella storia Ferrari, non solo perché ha portato John Surtees al titolo mondiale 1964, ma anche perché il motore “158” (200 CV a 10.500 giri/min) è il primo e unico V8 di Maranello per la F.1. Il telaio, per la prima volta in Ferrari, è del tipo semimonoscocca, realizzato con una “pelle” di alluminio rivettata sul reticolo di leggeri tubi. In totale, su 20 partenze, la “158” ha vinto 2 gare, conquistato 2 giri più veloci e altrettante pole position, si è fermata 6 volte, ha sommato 58 punti mondiali, ha percorso 1025 giri (5200 km) in corse di campionato, di cui 89 (696 km) al comando.

Il G.P. di Germania 1964, dominato da Surtees e dalla Ferrari “158”, registra il debutto della prima monoposto F.1 giapponese: la Honda “RA 271”, una vettura fortemente voluta da Soichiro Honda in persona. Il motore V12 di 60° è montato trasversalmente nella scocca, una struttura ibrida, monoscocca e telaio posteriore in tubi.

Con quattro valvole per cilindro, è sostanzialmente un doppio V6 accoppiato longitudinalmente che gira all’incredibile regime di oltre 12.000 giri/min e scarica a terra 220-230 CV. In soli 14 mesi e 17 partenze in 11 gran premi, Soichiro Honda e il suo team sono arrivati al vertice: conquistano 13 punti mondiali e percorrono 681 giri (3580 km), di cui 67 (331 km) al comando.

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Categorie: Auto
Tags: ferrari
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