Alla fine degli anni 70, alla Porsche decidono che è arrivato il momento di far crescere agonisticamente la nuova generazione di sportive a motore anteriore. Nasce così una delle più esclusive coupé del marchio tedesco: costruita in poco più di quattrocento esemplari, è una versione alleggerita e potenziata della “924 Turbo”.
“È nella tradizione Porsche offrire ai clienti anche vetture da competizione”. Comincia così il comunicato stampa diramato dall’Autogerma il 10 settembre 1979. “Al Salone Internazionale dell’Automobile di Francoforte, la Porsche presenta per la prima volta una vettura di elevate prestazioni derivata da un modello della nuova generazione, la ‘924 Turbo'”. Cioè con il motore anteriore.
Dopo la presentazione del prototipo, nel mese di giugno del 1980 la Porsche annuncia che la “924 Carrera GT” si farà. Quattrocento esemplari (saranno 406), cioè il minimo per ottenere l’omologazione sportiva. È la prima Porsche da competizione basata sul concetto “Transaxle”, cioè con il motore anteriore e il cambio sistemato al retrotreno, in blocco con il differenziale.
Rispetto alla “924 Turbo”, la “Carrera GT” ha i parafanghi anteriori più larghi, realizzati in materiale sintetico, come lo spoiler anteriore; i passaruota posteriori supplementari sono in poliuretano antiurto. Nuova è pure la presa d’aria sul cofano, che indirizza il flusso sull’inedito scambiatore aria-aria, sistemato nel vano motore. Spoiler posteriore di gomma morbida, indicatori di direzione laterali della “928” e parabrezza colorato completano la caratterizzazione della vettura. Poche le differenze nell’abitacolo. Sotto il cofano, 210 CV a 6000 giri e 280 Nm a 3500 per una velocità massima di 240 km/h e un’accelerazione da 0 a 100 km/h in 6,9 secondi. Stupefacente il consumo: 9,1 litri per 100 km.
L’annuncio dell’imminente commercializzazione della “924 Carrera GT” viene diffuso insieme a un altro sorprendente comunicato, la partecipazione alla 24 Ore di Le Mans 1980. Le tre “Carrera GT” per Le Mans, con equipaggi americani, inglesi e tedeschi, hanno 320 CV, pesano 930 kg e sfiorano i 290 km/h. In quella che verrà ricordata come una delle più dure e selettive edizioni della “24 Ore” (30 ritiri su 55 vetture partite), le tre Porsche tagliano il traguardo, al sesto, dodicesimo e tredicesimo posto.
Motore | Anteriore, 4 cilindri in linea – 1984 cm³ – Potenza 210 CV a 6000 giri/min – Rapporto di compressione 8,5:1 – Coppia 28 kgm a 3500 giri/min – Iniezione meccanica Bosch “K-Jetronic”, turbocompressore. |
Trasmissione | Trazione posteriore – Frizione monodisco a comando idraulico – Cambio a 5 marce – Pneumatici 215/60 VR 15. |
Corpo vettura | Coupé 4 posti, 2 porte – Carrozzeria portante – Sospensione anteriore a ruote indipendenti (McPherson) – Sospensione posteriore a bracci obliqui – Ammortizzatori idraulici – Freni a disco sulle quattro ruote – Sterzo a cremagliera – Capacità serbatoio carburante 84 litri. |
Dimensioni e peso | Passo 2400 mm – Carreggiata anteriore 1477 mm – Carreggiata posteriore 1451 mm – Lunghezza 4320 mm – Larghezza 1735 mm – Peso a vuoto 1180 kg. |
Prestazioni | Velocità 240 km/h – Consumo medio 9,1 l/100 km. |