Domani, sabato 30 giugno, Maranello ospiterà un meeting in occasione dei cinquant’anni di una delle berlinette Ferrari più iconiche di sempre, la Dino.
Ci saranno ben 180 esemplari tra 206 GT, 246 GT e GTS, 308 GT4, 208 GT4. Questo sabato, in casa Ferrari sarà festa grande. Un grande raduno celebrativo renderà omaggio alla nascita delle Dino stradali. Le macchine arriveranno non solo da ogni parte d’Europa, ma anche dagli Stati Uniti, giusto qualche giorno di ritardo rispetto al compleanno ufficiale della Dino: la prima, una 206 GT di serie (telaio 0108) vide infatti la luce il 26 giugno del 1968.
Gestazione lenta e ragionata. In totale, prima di avviare la produzione, Sergio Pininfarina aveva messo a punto cinque prototipi con motore centrale, fra i quali il primo, la Berlinetta Speciale, è stato uno dei lanci che più hanno destato l’attenzione dei visitatori al Salone di Ginevra del 1965. Basato su un telaio da corsa, aveva un’anima da competizione ma anche una linea slanciata da supercar. Ferrari fino allora era convinto che la posizione centrale-posteriore del propulsore avrebbe dato, in una GT, poca tenuta di strada e una serie di altri problemi.
Leggenda nella leggenda. Da qui, probabilmente, è scaturita la sua preferenza per l’uso del marchio Dino a se stante, evitando così il rischio di legare all’immagine del Cavallino un eventuale insuccesso. Mentre la produzione del motore V6 in alluminio, progettato dallo sfortunato figlio Alfredino – mancato a soli 24 anni in seguito a una malattia – è frutto di un accordo con Fiat, che l’ha montato nelle sue Dino coupé e spider dal 1967.
Le evoluzioni e la cugina torinese. Dopo la 206, con la carrozzeria in alluminio ad opera di Scaglietti, nel 1969 esce la 246 GT, con cilindrata aumentata a 2,4 litri e potenza passata da 180 a 195 CV. Anche il telaio è più lungo e la carrozzeria, in acciaio, è aumentata di 85 cm in lunghezza. Viene prodotta in tre serie, fino al gennaio del 1974, e dal 1972 anche in versione Targa. Intanto, dal 1973, è la volta della Lancia Stratos HF, disegnata da Marcello Gandini per Bertone, di cui si vedrà un esemplare anche nella giornata del 30 giugno, oltre a una Fiat Dino Spider.
Dove e quando vederle. Inutile però elencare il programma completo dell’evento, dato che non è aperto al pubblico se non in due momenti in cui lo spettacolo delle Dino sarà visibile a tutti, e cioè all’apertura – dalle 8,30 alle 10,00 – di fronte al Museo Ferrari, e poi tra le 16,00 e le 17,30: per chi è da quelle parti può valere la pena trovarsi come spettatori del passaggio della carovana attraverso i cancelli Ferrari in via Abetone Inferiore. Partito da un’idea del tedesco Matthias Bartz, possessore lui stesso di una Dino 246 GTS e autore del libro autoprodotto “Dino Compendium” (2011), il raduno #dino50 di sabato è la quindicesima edizione del meeting “Dino-Ausfahrt” da lui organizzato insieme al Ferrari Club Deutschland aperto a tutti i proprietari di Dino nel mondo.