Il 2000 per la Ferrari è l’anno dei record: 170 punti, dieci vittorie, dieci pole position e una doppietta iridata. In quella stagione ritorna infatti a Maranello il tanto atteso – e agognato – titolo mondiale di Formula 1 con due protagonisti assoluti: Michael Schumacher e la sua F1-2000. Vettura che lo scorso 12 aprile ha tenuto banco all’asta di RM Sotheby’s a Hong Kong, conquistando le attenzioni degli addetti ai lavori e degli appassionati, sia per il prezzo sia per il valore affettivo.
Prezzo sconosciuto. Trattandosi di un’asta Sealed – ovvero privata, con offerte provenienti dal web –, il prezzo finale di vendita è sconosciuto. Tuttavia, quasi sicuramente si è trattato di un acquisto di carattere milionario, avendo questa monoposto una stima tra i 7,5 e i 9 milioni di dollari. Ma non sono da escludere valutazioni ben più clamorose per la F1-2000: basti pensare che la F2003-GA, sempre di Schumacher, messa all’incanto lo scorso dicembre fu venduta alla cifra record di 14.870.000 dollari.
Una reliquia in vendita. La monoposto offerta ha un pedigree sportivo di tutto rispetto: si tratta della vettura che aprì il dominio di Schumacher, vincitore di cinque titoli mondiali consecutivi dal 2000 al 2004 a bordo della Rossa. Quella proposta da RM Sotheby’s è la F1-2000 con telaio 198, uno dei muletti di quella fantastica stagione, che partecipò attivamente alla conquista del mondiale. Infatti, la formula in questione scese in pista al Gran Premio del Brasile, arrivando sul primo gradino del podio, e in Spagna al Circuit de Catalunya, dove si aggiudicò la prima posizione in qualifica. La telaio 198 fu utilizzata dal Kaiser anche al GP di Monte Carlo, segnando con lei l’unica pole position sul complicato circuito del Principato (nel corso della sua carriera a Maranello); la gara dell’A1-Ring invece chiude definitivamente il curriculum sportivo di questa F1-2000 nel mondiale.
La sua vita dopo le corse. Al termine delle sue fatiche sportive, la F1-2000 telaio 198 fu esposta al Salone di Ginevra nel marzo 2001. Successivamente, fu venduta a un appassionato inglese, diventando una delle prime Ferrari di Formula 1 dell’era moderna a entrare in una collezione privata. Dall’Inghilterra, poi passò di mano, entrando nel garage del milionario texano Kevin Crowder, che la certificò Ferrari Classiche nel 2005.