Cinquantesimo anniversario in grande stile per la Opel GT. La prossima settimana, per la precisione dal 19 al 22 settembre, la Casa di Rüsselsheim e l’associazione europea dei club GT hanno infatti organizzato un Grand Tour, al quale parteciperanno ben settanta vetture per toccare le tappe fondamentali della storia di questa accattivante sportiva.
Il via di mercoledì. L’entusiasmante programma prevede per il 19 settembre l’appuntamento sul circuito di Hockenheim, dove nel settembre del 1968 la Opel GT fu presentata alla stampa. Ospiti della giornata saranno, tra gli altri, Erhard Schnell, il designer della GT nella sua veste definitiva, e il notissimo pilota campione di rally Walter Röhrl, che interverrà con la sua Opel GT personale.
L’azienda vinicola di famiglia. Il 20 settembre gli equipaggi convenuti potranno compiere un giro turistico attraverso i monti del Taunus per raggiungere l’Opel Zoo e quindi potranno visitare lo Schloss Westerhaus, dove ha sede l’azienda vinicola della famiglia Opel.
Lo stabilimento Opel di Kaiserslautern. Il 21 settembre è prevista la visita allo stabilimento Opel di Kaiserslautern, nel quale si realizzavano alcuni componenti della GT. Il successivo trasferimento a Rüsselsheim, su strade tortuose, metterà alla prova la maneggevolezza e l’agilità delle vetture.
Il Centro Prove. Il 22 settembre, gran finale al Centro Prove Opel di Rodgau-Dudenhofen, dove all’epoca si svolsero i test di sviluppo della Opel GT, che includevano pure il percorso a tavoletta del circuito ovale di alta velocità. Infine la cena nello storico edificio K48 dello stabilimento di Rüsselsheim.
Ispirata alla Corvette. Quando fu presentata, col suo design fortemente ispirato a quello della coeva Chevrolet Corvette, la GT spiccava per la sua unicità nella produzione Opel dell’epoca. Nel suo caso, più che per altri modelli, le sinergie stilistiche del Gruppo GM erano evidenti e avevano dato un risultato ottimale. L’impostazione della meccanica, con motore anteriore e trazione posteriore, era tradizionale; tuttavia, l’autotelaio, con una posizione del motore arretrata e una misura specifica del passo non derivava da quello di nessun altro modello di serie. E questa fu una scelta decisamente temeraria, dettata dal desidero dei progettisti di creare una vera granturismo.
Un aiuto francese. La produzione della Opel GT si avvalse di uno dei primi esempi di collaborazione franco-tedesca; lo stampaggio e la saldatura dei lamierati, la verniciatura e l’allestimento dell’abitacolo erano infatti affidati alle carrozzerie francesi Chausson e Brissoneau & Lotz, che avevano già collaborato con la Casa di Rüsselsheim, mentre nello stabilimento Opel avveniva l’assemblaggio delle scocche con la meccanica.
La tecnica. Questa interessante coupé poteva essere equipaggiata con due motori, entrambi a 4 cilindri: un 1100 da 60 CV, di provenienza Kadett, e un 1900 da 90 CV, di provenienza Rekord. Il cambio di serie era un 4 marce manuale, ma col motore di maggior cilindrata, a richiesta, così poteva avere anche una trasmissione Opel Automatik a 3 rapporti, più gradita dalla clientela d’Oltreoceano. La GT 1900, capace di toccare i 185 km/h e di accelerare da 0 a 100 km/h in 11,5 s, divenne immediatamente la più richiesta e surclassò di gran lunga la gemella meno dotata. La produzione cessò nell’agosto del 1973 totalizzando 103.373 esemplari.
Anche da noi… Ricordiamo che un omaggio ai cinquant’anni della Opel GT fu organizzato a maggio anche in Italia, a Verona Legend Cars (ne parliamo qui).