Chiamarlo “monumento” sarebbe solo riconoscergli il minimo: Giorgetto Giugiaro, nei sessant’anni di storia dell’automobile che ha attraversato, è stato ed è un autentico “Re Mida”. La sua sigla ha contrassegnato almeno trecento tra modelli di grande serie e prototipi: Alfa Romeo Giulia GT, Fiat Panda, Volkswagen Golf, Lancia Delta, Maserati Ghibli…
Nell’occasione del trentennale di Ruoteclassiche gli abbiamo chiesto di disegnare la sesta “Copertina d’autore” e lo abbiamo incontrato per una lunga intervista (sul numero in edicola e in video qui). La sua “Controcopertina” s’ispira ai disegni dei prototipi, inseriti in contesti futuristici, con cui si presentò, appena ventenne, a Nuccio Bertone.
“Io devo molto a due persone” spiega. “La prima è mio padre, che mi ha dato il consiglio più importante della vita. Non intestardirmi a fare il pittore (come lui e mio nonno, ma intanto il mondo era cambiato) e studiare disegno tecnico insieme a quello artistico. Geniale. Provvidenziale. Risolutivo. La seconda è stata Nuccio Bertone. Che mi ha accolto, allevato, ha investito nelle mie follie, mi ha offerto la grande occasione…“.