Obiettivo Panda, a quarant’anni dall’uscita della “30”. Ne rivisitiamo le origini e la straordinaria avventura storica e commerciale. Senza trascurare i primi importanti eventi della stagione, Automotoretrò e Retromobile in testa…
Quarant’anni fa piombava (è proprio il caso di dirlo) sul mercato la Panda, e svolta fu: piccola eppure spaziosa, simpaticamente essenziale, giovane al punto da piacere ancora oggi, non solo a chi l’ha posseduta allora. A questo mito popolare del Made in Italy, Ruoteclassiche di marzo dedica ben 16 pagine, suddivise tra “Impressioni” di un esemplare del 1982, 40 pillole per ricordarne storia e aneddoti curiosi, “Guida all’acquisto” e un raid che Quattroruote le fece compiere in Tunisia nella primavera del 1981.
Auto di casa nostra. Italiane sono quasi tutte le vetture del numero, a cominciare da una splendida “scoperta” rimasta allo step di “one-off”: la “Regina del passato” Alfa Romeo 1900 SS Cabriolet Touring del 1957. E due Ferrari 512 BB: il telaio #434775 del 1981, anche lui il solo prodotto e quindi destinato alla sezione “Pezzi unici”, e la versione monoposto sportiva costruita nello stesso anno in 25 esemplari per correre le gare di endurance. Italianissima, anche se per certi versi sepolta nell’oblio del tempo, la Ceirano CS del 1920. Uniche straniere, tra le “Impressioni” la Triumph TR3 A del 1958 e come “Instant Classic” la Renault Megane R.S. Trophy-R.
Il parco auto della Dolce vita. Discorso a parte meritano un approfondimento sul motore desmodromico V8 che avrebbe dovuto accompagnare l’avventura in Formula 1 della Ducati, come pure una panoramica delle auto comparse sul set del film “La dolce vita”, a sessant’anni dalla sua uscita nelle sale, ma soprattutto a cento dalla nascita del suo regista, il maestro Federico Fellini.
Da Scaglietti a Scoffone. Gli anniversari non si fermano però qui: una mostra-convegno tenutasi al Mauto di Torino ha recentemente celebrato il centenario della nascita di Sergio Scaglietti. E una spettacolare rassegna fotografica riporta sotto i riflettori “Quei temerari delle strade bianche” immortalati da Adriano Scoffone negli anni in cui si corse la Cuneo-Colle della Maddalena (1926-1930).
I saloni di Torino e Parigi. Con il progredire della stagione si entra nel vivo del calendario eventi, che offre due kermesse di assoluto rilievo: Automotoretrò a Torino e Retromobile a Parigi. Ruoteclassiche è stata a entrambe e vi racconta cos’ha visto. Gli appuntamenti sono però stati tantissimi in questo primo scampolo di 2020: dal Gran galà per i 115 anni dell’Aci, alla mostra, svoltasi sempre al Mauto di Torino, per i settant’anni della Lancia Aurelia. Di stringente attualità i due pezzi di burocrazia legati, il primo, a una riflessione sul futuro delle auto storiche e, il secondo, al loro impatto sulla qualità dell’aria nelle grandi aree metropolitane.
Gare d’apertura. Le “Gareclassiche” giocano le prime importanti uscite stagionali: in testa, la Winter Marathon e il Monte-Carlo Historique. La sezione “Mercato” si apre con la vendita di sei super Lancia in Livrea Martini vendute a Palm Beach (Usa) da Girardo & Co. per proseguire con le tre aste – Artcurial, Bonhams e RM Sotheby’s – che si sono tenute a Parigi in occasione di Retromobile. “Il polso del mercato” si sofferma sulle quotazioni di tutte le versioni della Fiat 508 C – 1100.
La nostra nuova collana. Ricordiamo che, a richiesta con Ruoteclassiche di marzo, in edicola troverete anche il secondo volume della nostra nuova collana “Leggenda Alfa Romeo”, che approfondirà il tema “Le auto degli anni 60 e 70”.
Buona lettura!