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IL KILOWATT COMPIE TRENT’ANNI

Trent’anni fa, nel 1977, cambiava la formula del potenza fiscale ai fini dell’importo da pagare per il bollo auto (in vigore dal 22 novembre 1921). Veniva eliminato dal computo il numero dei cilindri in favore della sola cilindrata, come ripetutamente chiesto da “Quattroruote”.

Motivo della decisione: consentire alle Case italiane di vendere sul mercato nazionale anche motori a 6 cilindri senza essere penalizzati da una più pesante tassazione fiscale rispetto ai 4 cilindri di pari cilindrata (con quanto ne consegue in termini di lotta all’inquinamento, ma anche di confort, minori vibrazioni e prestazioni). Dal 1° gennaio del 1998, dieci anni fa quindi, per semplificare il calcolo scomparvero i “cavalli fiscali” in funzione del Kilowatt (kW), facilmente rilevabile dal libretto di circolazione.

Per i possessori di auto immatricolate negli 70 e primi anni 80, che non erano in grado di rilevare questo dato dai vecchi libretti, si decise di determinare un importo unitario riferendosi invece ai CV.

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