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IN ATTESA DI CHIARIMENTI

Ora la legge sul bollo forfettario per le auto e moto ultratrentennali c’è (è la n. 342, art. 63, del 21 novembre 2000). Manca ancora la lista che l’Asi e la FMI sono state delegate a redigere per le auto con almeno vent’anni di particolare interesse storico (che dovrebbero essere assogettate al pagamento delle 50.000 lire così come previsto per le ultratrentennali). Per quanto riguarda la FMI, il presidente Sesti ci ha assicurato che uno specifico comitato si sta già attivando sul problema. Mentre dall’Asi fanno sapere, con una lettera datata 23 gennaio, che loro l’elenco non hanno alcuna intenzione di stilarlo in quanto “non è possibile individuare i veicoli cumulativamente”. A ciò si aggiunga che, a tutt’oggi, gli sportelli dell’Aci sono ancora sprovvisti del programma per accogliere il versamento del bollo forfettario. E, a giudicare da quanti ci scrivono chiedendo lumi e segnalandoci inaccettabili pellegrinaggi da sportello a sportello, presso gli utenti comincia a scarseggiare anche la pazienza. Noi di Ruoteclassiche, che sull’esenzione del bollo abbiamo condotto con orgoglio una dura battaglia, siamo sconcertati e allibiti. Ma perché tanti pasticci? E perché un simile scaricabarile? A nome di tutti coloro che hanno avuto la pazienza di scriverci, chiediamo che i politici, i legislatori, l’Aci, l’Asi, la FMI, le Poste rispondano sollecitamente e finalmente con chiarezza ai dubbi che ancora la questione lascia aperti. E provvedano una volta per tutte a rimuovere gli ostacoli e le inefficienze che gli utenti affrontano nell’espletare un loro diritto-dovere (quello, guarda caso, di pagare una tassa).

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