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In edicola Ruoteclassiche di luglio

In edicola dal 5 luglio al prezzo di 6 euro il nuovo numero della rivista, disponibile anche in edizione digitale.

Ripercorriamo la storia della Mercedes 230 SL, disegnata magistralmente da Paul Bracq e lanciata nel 1963, attraverso lo splendido esemplare ritratto in copertina. Il Test a test è invece dedicato a due auto che un tempo popolavano le nostre strade, la Fiat 128, moderna “tutto avanti” e la Simca 1006, ultima discendente della 1000 nata nel 1961 e legata allo schema “tutto dietro”. Per gli amanti delle supercar, una one off come la Ferrari 365 P voluta da Gianni Agnelli; per chi preferisce le corse, la storia del prototipo della Fiat 131 Abarth da rally. Classica di domani è la Suzuki Jimny, icona delle fuoristrada ancora oggi sulla breccia dopo quattro generazioni. Vi portiamo anche da Paolo Galafassi, specialista di ricambi originali e introvabili, a correre la 1000 Miglia con noi e nel mondo delle reimmatricolazioni, spiegandovi come potersi destreggiare. Allegati a Ruoteclassiche numero 415 trovate anche l’ultimo volume della Guida al collezionismo, dedicato a MG e Triumph (11,90 euro con la rivista) oppure, per chi lo avesse perso in precedenza, il dossier sulla Fiat Panda (12,90 euro).

La famiglia “Pagoda”. Elegante, innovativa e moderna. Queste le doti salienti della Mercedes 230 SL serie W113. La linea molto bassa con il muso “a prua” la caratterizza e la rende desiderabile, ma la sua cifra stilistica è soprattutto quel tettuccio rialzato ai lati, da cui il soprannome rimasto poi anche per le generazioni successive. Per il 1963 è anche una sportiva molto sicura, la prima ad essere dotata di una scocca ad assorbimento d’energia differenziato. Il motore a sei cilindri in linea ha 170 CV SAE, che permettono di toccare i 200 km/h.

Compatte di vedute opposte. Su Ruoteclassiche di luglio anche due modelli decisamente più popolari e abbordabili come la Fiat 128 e la Simca 1006. Gli esemplari fotografati sono dello stesso anno, il 1978, ma l’italiana è una delle prime berline con motore e trazione anteriori, mentre la francese è una delle ultime a seguire la scuola che vuole propulsore e ruote motrici al posteriore. Le altre automobili del numero di luglio di Ruoteclassiche sono il prototipo della Fiat 131 Abarth da rally, poi trasformato in Gruppo 4, che Emanuele Sanfront ha portato in pista per noi, dopo averlo usato in corsa negli anni 70; la Ferrari 365 P esemplare unico (in realtà una vettura simile c’è, ma non è identica) voluta da Gianni Agnelli, innovativa per i tre posti affiancati con guida al centro e il tetto di cristallo. Poi ancora la Suzuki Jimny della terza generazione, quella precedente all’attuale, di cui abbiamo scovato uno dei pochi esemplari non personalizzati e ottimamente conservati. Oppure l’avventura di sette NSU Ro 80 che hanno attraversato il Sahara senza problemi, nonostante la fama di scarsa affidabilità che si porta dietro tuttora questa anticonvenzionale berlina a motore rotativo.

La corsa più bella del mondo. ovvero la 1000 Miglia, è evidente. Ve la raccontiamo dall’abitacolo di una Fiat 1100 Gilco Zagato, per rendervi partecipi di questa massacrante, ma indimenticabile esperienza. Poi vi spieghiamo come comportarvi se dovete reimmatricolare una storica, distinguendo i vari casi e riportandone i costi. Se cercate quel pezzo introvabile, soprattutto per la vostra Alfa Romeo o Maserati, leggete il servizio su Paolo Galafassi, mentre se volete sapere qual è il prezzo corretto per il modello dei vostri sogni o di quello che già possedete, le nostre quotazioni superano ormai le 9.000 versioni e allestimenti.

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