Forse è stato proprio per le vistose “lame” metalliche su tetto e parafanghi che l'”Atlantic” ha vinto in California il concorso d’eleganza più famoso al mondo. Un vincolo tecnico trasformato in un motivo stilistico inconfondibile. Diecimila visitatori, 235 vetture e un angolo di “green” tutto italiano.
È un giorno speciale: la domenica di metà agosto, la domenica di Pebble Beach con il “Concours D’Elegance” dedicato quest’anno alle Bugatti. La “Royale Coupé de Ville” allestita da Henri Binder nel 1938 e una “57SC Atalante” prendono posto alla diciottesima buca del campo da golf di Pebble Beach, che ospita quest’anno 235 automobili, ammirate da 10.000 visitatori. Ferrari, Duesenberg, Packard, Cadillac, Maserati, Delahaye, Rolls-Royce, Hispano-Suiza, Isotta-Fraschini risplendono di restauri perfetti. Solo le Bugatti sono 53, di cui 21 “Type 57”.
In riva all’oceano splendono le due “57SC Atlantic”, l’auto più incredibile tra quelle disegnate da Jean Bugatti, in cui un vincolo tecnico ha creato un motivo stilistico. La carrozzeria era stata pensata in elektron, una lega di alluminio e magnesio utilizzata in aeronautica. Il problema tecnico era nella difficoltà di saldare questo materiale e così Jean Bugatti, figlio del patron Ettore, pensò di unire le due metà longitudinali della carrozzeria con una cresta rivettata, il segno distintivo di quest’auto capolavoro.
In realtà, le due superstiti della tre costruite (la “57591” di Ralph Lauren e la “57374” di Peter Williamson, presenti a Pebble Beach, e la “57473”, scomparsa negli anni di guerra) sono in normale alluminio. Potevano quindi essere assemblate per saldatura, ma non avremmo avuto l'”Atlantic”. La scelta del “Best of Show” era scritta: l'”Atlantic” di Williamson, visto che quella di Ralph Lauren aveva già vinto nel 1990.