L’ingegnere austriaco Ferdinand Piëch aveva 26 anni quando, approdato nell’azienda di Zio Ferry, ebbe l’incarico di affinare il progetto della nuova Sport “due litri”: la “906”. Egli impose subito le sue idee: massima leggerezza, efficienza aerodinamica, semplicità tecnica. Diede molto filo da torcere a Ferrari e Ford, con cilindrata ben maggiore.
Per ottenere appunto la massima leggerezza possibile venne realizzato un telaio a struttura tubolare. I primi cinquanta esemplari richiesti per l’omologazione andarono subito venduti nel 1966 al prezzo di 45.000 DM.
Motore a 6 lilindri contrapposti da 1991 cm3 da 210 CV a 8000 giri/min.
Motore | Posteriore, longitudinale 6 cilindri contrapposti – Alesaggio 80 mm – Corsa 66 mm – Cilindrata 1991 cm³ – Potenza 210 CV a 8000 giri/minuto – Coppia 20 kgm a 6000 giri/minuto – Rapporto di compressione 10,3:1 – Due carburatori Weber triplo corpo “46 IDA” – Raffreddamento ad aria – Lubrificazione a carter secco. |
Trasmissione | Trazione posteriore – Frizione monodisco a secco – cambio a 5 marce – Differenziale autobloccante – Pneumatici anteriori 230/600-15, posteriori 260/600-15. |
Corpo vettura | A traliccio tubolare – Sospensioni anteriori e posteriori a ruote indipendenti, molle elicoidali, ammortizzatori idraulici – Barre antirollio – Freni idraulici a disco – Serbatoi carburante 50 litri x 2. |
Dimensioni e peso | Passo 2300 mm – Carreggiata anteriore/posteriore 1338 mm/1402 mm – Lunghezza 4113 mm – Peso a vuoto 650 kg. |
Prestazioni | Velocità 280 km/h. |