Allegata al numero di ottobre, con un supplemento di 6,80 euro, i lettori trovano la targa pubblicitaria le “Frecce tricolori Oleoblitz”, un’autentica chicca per gli appassionati di automobilia.
La Società Reinach, meglio conosciuta come Oleoblitz Lubrificanti, viene fondata infatti nel 1882 a Milano, zona Niguarda, da Ernesto Reinach, milanese di origine ebraica (nel 1943 sarà una delle tante vittime della follia nazista). Fin dalla loro comparsa i prodotti per autoveicoli e trattori Oleoblitz, assieme ai mastici per l’industria meccanica, mietono premi e medaglie alle esposizioni internazionali, riuscendo ad affermarsi perfino sui mercati delle Americhe. Nell’era pionieristica dell’automobilismo Oleoblitz, lubrificante studiato per i motori, diviene il compagno inseparabile di piloti e costruttori.
Apprezzato per la purezza e la resistenza alle alte temperature, ne tesse le lodi Edoardo Bianchi in persona, che lo consiglia ai suoi clienti, mentre l’Isotta Fraschini lo adotta come lubrificante ufficiale. Tra i clienti assidui e soddisfatti anche Giuseppe Campari e Tazio Nuvolari, che scrivono di proprio pugno all’azienda milanese per farsene inviare latte da 20 litri. Oleoblitz Lubrificanti, durante il boom economico degli anni Sessanta e Settanta, riesce ad adeguarsi alle mutate esigenze del mercato studiando nuovi prodotti, dagli antigelo alle cere, e ideando strategie di vendita come i cataloghi premi e le offerte promozionali.
Dopo varie fusioni e acquisizioni, nel 1987 l’azienda si trasferisce in provincia di Torino. Ciò che è rimasto coerente negli anni, oltre alla qualità dei prodotti, è lo spirito innovatore espresso nel design del packaging e del merchandising. Ne è esempio il calendario realizzato dall’azienda, che rifiuta l’iconografia “da officina” fatta di motori e donnine, a favore di una grafica colta, un pizzico surreale, ispirata ai colori italiani.