Oltre settanta esemplari di Lancia Delta, in rappresentanza delle tre generazioni costruite, si sono ritrovati a Vigevano per festeggiare i 40 anni del modello. Ecco come è andata.
Ieri mattina, nonostante la pioggia, vigevanesi e turisti appassionati di auto storiche hanno avuto un ottimo motivo per salire fino alla prima merlatura del Castello Sforzesco: disposte in parallelo, perfettamente allineante, in piazza Ducale c’erano una settantina di Lancia Delta…
Riunione di famiglia. Il raduno, organizzato dal 500Landia Club di Vigevano per festeggiare il 40° anniversario dell’iconica compatta della Casa torinese, ha visto anche la partecipazione della seconda e della terza generazione del modello, coprendo un arco temporale che va dal 1979 (anno di presentazione della prima Delta disegnata da Giorgetto Giugiaro) al 2008 (anno del debutto della Lancia Delta moderna, rimasta in produzione fino a qualche anno fa).
Festa in piazza. Uniti nel segno della stessa, genuina passione per una delle berline più amate dagli automobilisti italiani, i “deltisti”, capitanati dal presidente del sodalizio Marco Reggio (già organizzatore lo scorso anno, con il suo Fiat Ritmo Club Italia, della festa per i 40 anni della Fiat Ritmo), hanno pacificamente invaso le strade del centro cittadino, offrendo a curiosi e passanti un defilé a cui non capita certo di assistere tutti i giorni.
Uniti nella passione. Nemmeno la pioggia, che è scesa leggera ma costante fino al primo pomeriggio, è riuscita a smorzare gli entusiasmi: è stato un raduno con una folta partecipazione di famiglie, coi più piccoli, ispirati dai papà, a sfoggiare con orgoglio le magliette coi colori Martini Racing. Il meeting è stato n’occasione, anche, per esaminare da vicino, attraverso gli occhi degli appassionati, il fenomeno Lancia Delta. Che si è rivelato essere ampio – forse ancor più di quanto ci aspettassimo – e assolutamente trasversale.
Mette d’accordo tutti. Già, la Delta piace tanto ai collezionisti giovani quanto a quelli più maturi. Tendenzialmente, i primi s’avvicinano alla seconda serie, specie in versione tre porte HF, mentre i secondi, più tradizionalisti, preferiscono restare fedeli alla prima. Questione di design e d’immagine, soprattutto: sulla base di questo modello, del resto, sono nate le versioni sportive e da rally che hanno scritto alcuni dei capitoli più gloriosi nella storia del marchio. E che fanno della Lancia, ancora oggi, uno dei costruttori più apprezzati del mondo.