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Le woodie: un fenomeno tutto americano

Se si sfoglia l’album di famiglia dell’automobile, appare evidente quanto, agli albori della motorizzazione, la parentela con le carrozze trainate dai cavalli fosse – come dettato dalla logica – strettissimo, a partire dalle tecniche di costruzione che prevedevano largo uso del legno. Progressivamente soppiantato dall’acciaio, non è però mai sparito del tutto, vivendo anzi con le “woodie” americane una nuova vita come elemento decorativo e non più solo strutturale.

Artigiani locali. Come variante di carrozzeria, le “woodie” erano nella stragrande maggioranza dei casi delle station wagon che avevano mantenuto la pratica iniziale di fabbricare parte dell’abitacolo in legno duro. Molto popolari negli Usa, erano tipicamente realizzate come trasformazioni di veicoli normali (anche berline e cabriolet) da parte di artigiani locali così come da carrozzerie rinomate. Tutte le principali Case statunitensi iniziarono poi a offrire nel proprio listino delle varianti di alcuni loro modelli con questa caratteristica, molto distintiva dal punto di vista estetico. Il massimo successo lo avranno nel secondo dopoguerra e nei primi anni 50, prima che i vantaggi della costruzione interamente in acciaio le rendesse antieconomiche.

Mai passate di moda. Il loro look, anticipatore del concetto di “outdoor”, non è però mai passato di moda, dai giovani californiani che usavano le “woodies” come auto per il tempo libero caricandoci le tavole da surf, fino a diventare un mero allestimento dove il legno era in realtà evocato facendo ricorso ad altri materiali come plastica e pellicole viniliche. La Buick Super Estate Wagon e la Roadmaster Estate Wagon del 1953 furono le ultime station wagon americane di serie a mantenere la costruzione in legno mentre, due anni dopo, solo Ford e Mercury, a cui si aggiunse nel 1965 Chrysler, offrivano un aspetto “woodie”, pratica che comunque venne mantenuta in vita fino agli anni 90. Dai monovolume come il Chrysler Voyager ai fuoristrada come la Jeep Grand Wagoneer fino all’ultima vera “woodie”, la Buick Roadmaster Estate Wagon commercializzata dal 1991 al 1996.

All’asta in Pennsylvania. Anche in Europa alcuni costruttori avevano cavalcato la moda: dalla Fiat Topolino 500 C giardiniera alla Morris Minor Traveller, seguita dalla Mini Traveller. Ma il fenomeno è orgogliosamente americano e a un’asta che si terrà dal 9 al 10 ottobre a Hershey, in Pennsylvania, saranno presentati una decina di esemplari. Numerose sono le Ford DeLuxe e Super DeLuxe Station Wagon, con un esemplare del 1939 valutato fino a 140.000 dollari, superato di poco dall’unica cabriolet, una Ford Super DeLuxe Sportsman Convertible. Per informazioni e per partecipare alla vendita all’incanto consultare il sito dedicato di RM Sotheby’s.

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