Nel disegnare la Lancia “Aurelia B24 Spider” Pinin Farina abbandonò le ricercatezze espresse in altre vetture, in favore di una linea essenziale e un po’ scapestrata, ma perfetta nella sequenza e nei raccordi delle sue curve quasi feline. Pochi elementi cromati, grandi ruote e due tiranti per aprire le porte, come sulle barchette da corsa.
Uno straordinario equilibrio di richiami al classico e di grande respiro innovativo. Il motore è un V6 (il primo al mondo di serie) di 2,5 litri da 118 CV. Della vettura vennero costruiti 240 esemplari, 59 dei quali con guida a destra.Nel 1956 costava come cinque Fiat “600”…