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Maserati Fuoriserie, lo shooting con le auto del Museo Nicolis.

Riflettori puntati su tre Maserati del Museo Nicolis: le “modelle” meccaniche che posano per il progetto Maserati Fuoriserie, sviluppato in partnership con Garage Italia. Le vetture sono state immortalate da Andrea Luzardi tra le sale del museo e il Castello Scaligero di Villfranca e potete ammirarle sul profilo Instagram di Maserati Fuoriserie.

Il Museo Nicolis ha fatto da cornice al suggestivo shooting fotografico per il progetto “Maserati Fuoriserie”.  Il programma nasce dalla volontà della Casa del Tridente di esaudire i desiderata dei collezionisti più esigenti con una personalizzazione “Tailor Made”: pellami, inserti e verniciature speciali per rendere uniche le vetture di Casa Maserati. Elementi che, insieme ai grandi classici dello stile italiano, rientrano a pieno titolo fra le prerogative dell’hub creativo Garage Italia, partner di questo nuovo concept. Non solo marketing, ma un vero e proprio movimento culturale dedicato ai clienti e a tutti agli appassionati del brand Maserati. Nell’ultimo servizio fotografico, sono proprio le auto classiche a conquistare la scena evocando le suggestioni di epoche differenti: l’eleganza del dopoguerra, l’edonismo degli anni del boom e il modernismo geometrico degli anni 70.

Eleganza senza tempo. iniziamo in ordine cronologico con la A6 1500 Coupè: prima granturismo della Casa, questa splendida automobile venne disegnata da Pinin Farina e coniugava stile, innovazione e tecnologia. La Maserati A6 1500 debuttò al Salone di Ginevra del 1947 e si fece ammirare sfoggiando una linea elegante e raffinata. La maggiore peculiarità riguardava il frontale, caratterizzato dai fari a scomparsa: una trovata di stile a dir poco avveniristica nel dopoguerra. L’esemplare del Museo Nicolis è il secondo prodotto da Maserati ed è lo stesso che venne esposto nello stand Pinin Farina alla 1° Mostra della Carrozzeria Italiana, svoltasi al Palazzo della Triennale di Milano nel 1947 ed è riconoscibile per la livrea color sabbia e i fari fissi di forma circolare.

Jet set. Nel 1960, venne svelata la splendida 3500 GT Spider “Vignale”, una convertibile di gran lusso disegnata dal vulcanico Giovanni Michelotti, un genio del design di cui vi parliamo su Ruoteclassiche di marzo. Con la sua linea elegante e le prestazioni elevate, non c’è da meravigliarsi se la 3500 fosse una delle vetture più ambite ed apprezzate dai viveur della “Dolce Vita”.

La Maserati di Stato. Dopo aver aperto la strada delle berline ad alte prestazioni negli anni 60, con la prima Quattroporte, nel 1979 Maserati tornava di diritto nel novero delle ammiraglie. La Quattroporte III venne disegnata dall’Italdesign di Giugiaro e divenne famosa per essere stata la vettura favorita del Presidente Sandro Pertini. L’auto di Pertini fu, inoltre, un ottimo esempio “tailor made”, la vettura era verniciata nel tipico Blu Presidenziale era dotata di blindatura, ma soprattutto era equipaggiata con uno speciale porta pipa, realizzato appositamente per il Presidente delle Repubblica. I motivi geometrici e il prestigio del Tridente hanno reso la Quattroporte III una delle berline più iconiche e blasonate del suo tempo.

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