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Mercedes-Benz Pullman: quando lo spazio diventa lusso

Doveste passare da Stoccarda, dedicate un’oretta alla mostra “33 Extras” al Mercedes-Benz Museum. In alternativa, bastano cinque minuti per riscoprire la Pullman, una dimensione dell’auto esclusiva antica quanto la Casa.

Cos’avevano in comune Papa Pio XI e Paolo VI, l’imperatore giapponese Hirohito e John Lennon? Una certa presa sull’immaginario popolare, direte voi. La forte esigenza di presentarsi al pubblico in grande stile, certo. Una notevole disponibilità finanziaria, il che non guastava. Di conseguenza, tutti e tre erano scarrozzati da una Pullman con il fregio Mercedes-Benz.

Le origini. Fra i “33 Extras”, cioè gli optional in dotazione alle Mercedes più esclusive che danno il nome alla mostra allestita nel museo Mercedes-Benz di Stoccarda, trova spazio anche la storia delle Pullman. Al femminile, mi raccomando, perché non c’è mezzo più lontano da quello comunemente indicato per il trasporto pubblico. Qui siamo nella sfera dei pochi, anzi dei pochissimi. Pullman è il nome con le quali erano indicate in origine le lussuose carrozze letto dei treni stile Orient Express. Avevano preso il nome da George Mortimer Pullman, l’ingegnere e imprenditore americano che le costruiva per i viaggiatori più esigenti. Dalle rotaie alla gomma, nei primi decenni del XX secolo il termine Pullman si trasferì alle auto di pari esclusività.

Le Pullman. L’equazione spazio + allestimenti = lusso ha giocato un ruolo fondamentale nella storia di Mercedes-Benz fin dal 1907 quando il pioniere del marchio Emil Jellinek si fece allestire la propria Mercedes-Simplex 60 PS del 1904, il top di gamma Daimler del tempo. È uno degli esemplari in mostra nella sezione “Nascita del marchio, dal 1900 al 1914”. La 60 PS si fregiava già del termine Pullman, che per un secolo ha rappresentato il livello di eccellenza della stella. Un concetto sottolineato dalla Mercedes-Maybach S 650 Pullman, modello 222, presentata nel marzo 2018. La Pullman incarna il non plus ultra dell’offerta della Casa da quando se ne ha memoria e lo è rimasto per tutto il Novecento. La linea delle progenitrici varia da modelli come la “Nürburg” Pullman Saloon (W 08) del 1928, alle 770 “Grand Mercedes” Pullman Saloon (W 07) degli anni Trenta, fino alla leggendaria  600 Pullman (W 100) costruita fra il 1963 e il 1981, alla quale sono seguite le fuoriserie della S-Class W 140 fino a oggi. “Auto per pochi” non è un modo di dire: delle Mercedes 300 (W 189) costruite a partire dal 1960, ne sopravvivono solo tre.

Jet-set. Cosa fa di una Mercedes una Pullman? L’apparenza e le dimensioni regali, prima di tutto. Quindi spaziosità da limousine, eccellente comfort in viaggio, interni di eccelsa qualità in fatto di materiali e di tecnologia. Le panche posteriori permettevano ai passeggeri di sedere e parlare vis-à-vis come in un salotto. La propulsione era affidata ai possenti V8 o in tempi più recenti all’inappuntabile e discreto 12 cilindri da 6 litri. Per questi motivi le Pullman diventarono oggetto del desiderio, nonché di lavoro, per monarchi, grandi industriali e celebrità mondiali fin dagli anni Venti. Papa Pio XI, si diceva all’inizio, faceva visita ai capi di Stato e salutava i fedeli a bordo di una Nürburg 460 del 1930. Nel 1965 a Papa Paolo VI venne donata una specialissima “600 Landaulet”, una limousine parzialmente scoperta con porte posteriori allungate e il soglio pontifcio in luogo del divano posteriore. Più di trent’anni dopo, un’altra celebre “Landaulet” Papamobile è stata la S500 serie W140 di Giovanni Paolo II. L’Imperatore del Giappone Hirohito visitava il Celeste impero su una 770 “Grand Mercedes” Pullman Saloon del 1935. Lo stesso John Lennon, che proveniva dalla classe operaia di Liverpool ed era affezionato cliente Mercedes-Benz, non restò insensibile al lusso emanato dalla 600 Pullman Limousine bianca ordinata nel 1970. Quel modello in particolare, codice W 100, è stato disponibile sia nelle versioni Pullman Limousine, sia Pullman Landaulet: entrambe disponibili con quattro o sei porte. Lennon fece la differenza con la personalizzazione: la sua non solo aveva i sedili posteriori longitudinali, ma anche un impianto hi-fi (per l’epoca) allo stato dell’arte con tanto di giradischi Philips. Allora non esistevano cassette, CD e Mp3… Celebre anche la 600 Pullman Landaulet di David Bowie, protagonista di un “incidente mediatico” a Victoria Station nel 1976. 

La storia continua. È interessante sapere che il primo veicolo Diesel costruito in serie al mondo, la Mercedes-Benz 260 D (W138), era disponibile anche in versione Pullman Limousine già dal 1936. Era così spaziosa da poter accomodare sei persone, come un moderno bus navetta. Il concetto di Pullman denotava anche un eccezionale comfort per i veicoli commerciali: lo diceva la lettera P nelle sigle del furgone LP 315 del 1955 e del LP 333 “Millipede” con doppio asse sterzante frontale, uno dei mezzi più affascinanti della sua epoca. In tempi più recenti, la tradizione delle Pullman è proseguita a partire dai modelli serie W140 della Classe S, inaugurata nel 1995 dalla S 600 Pullman Limousine. Vetture nelle quali l’assemblaggio manuale è qualcosa di più di un claim.

 

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