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MI PIACI BASTARDA

Una macchina qualunque e un marchio che non ha grande appeal: ci vuole un’operazione di marketing e d’ingegneria, e la Cosworth provvede. L’automobile del buon padre di famiglia diventa così una GT dal carattere deciso. Cui si affiancherà una versione 4×4. Molto buona l’affidabilità, ma resta il problema dei ricambi, in certi casi introvabili.

Si trattò di un’operazione di marketing: per dare maggior lustro al modello, che cosa ci poteva essere di meglio che mettere nel cofano un motore potente e dal marchio sportivo prestigioso? Proprio il 4 cilindri turbo da 204 CV rende questa “Sierra Cosworth”, di per sé poco attraente, un’auto da collezione e garantisce prestazioni super: oltre 240 orari di velocità e uno scatto da 0 a 100 km/h in meno di sei secondi.

All’epoca la “Sierra” costava molto (quasi 36 milioni di lire), oggi viene via a un prezzo popolare: 4500 euro. Con questa cifra si porta a casa un pezzo di storia della F.1: la Cosworth, infatti, ha vinto più di 150 G.P., oltre a Mondiali Piloti e Costruttori conquistati a raffica. Fondata a Londra nel 1958 da Mike Costin e Keith Duckworth (dall’unione dei cognomi sortì il marchio), la “factory” inglese divenne famosa per aver realizzato un motore V8 di tre litri (il “DFV”), protagonista nei G.P. dal 1967 al 1994.

Non è facile reperire un esemplare in buone condizioni originali. Più del chilometraggio, in questo caso contano le “mani”: e se queste sono state pesanti, potrebbero essere indispensabili costosi lavori di meccanica. La “Sierra Cosworth” è spaziosa e versatile: si muove disinvoltamente in pista, può essere caricata con la spesa per una grande famiglia, ospita senza problemi quattro persone e relativi bagagli. Per ingombri e temperamento predilige autostrada, curvoni, fondi asciutti.

Non è un’auto semplice da sfruttare: l’assetto è rigido, i comandi molto pronti e poi la trazione è dietro, croce e delizia degli appassionati. Il motore, grazie al “turbo”, è dapprima elastico e poi “cattivo”: ha solo qualche indecisione sotto i 3500 giri, poi tira dritto fino a quota 7000. Il cambio ha innesti brevi e precisi, ma è duro da azionare, mentre la frenata è un pezzo forte della “Sierra”.

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Categorie: Auto
Tags: ford
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