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Mille Miglia: il via da Brescia, al ritmo di 3 auto al minuto

Ha preso il via la 33a edizione della Mille Miglia. Con ampio anticipo rispetto alla consuetudine, che vedeva gli equipaggi partire alle 19, alle 14.30 in punto la prima auto, come da tradizione una OM, è sfilata sulla passerella di viale Venezia, nel centro di Brescia, dando ufficialmente avvio alla Freccia Rossa 2015.

Fin dalle prime ore del mattino la città è stata animata dal rito della punzonatura, in piazza della Vittoria: sul piantone dello sterzo di ogni esemplare iscritto è stato apposto un sigillo metallico, lo stesso che ai tempi della gara di velocità garantiva che le macchine non venissero manomesse o modificate durante la competizione. Poi, le auto sono state esposte nelle strade e nelle piazze del centro, per permettere di ammirarle alle migliaia di appassionati, moltissimi dei quali stranieri, venuti a godersi lo spettacolo.

C’è una bella atmosfera, tra gli equipaggi: l’umore è alto, il tempo si prospetta buono per tutta la tappa e la tensione è al livello giusto. Verso le 12, le vetture hanno cominciato a lasciare il centro: una breve pausa per il pranzo, per cominciare poi l’allineamento davanti allo start. Le partenze avvengono al ritmo di tre ogni minuto, per evitare che gli ultimi concorrenti (quest’anno chiude la carovana una colonna di nove mezzi dell’Esercito Italiano) siano troppo distanziati dai primi.

Noi siamo il numero 337, dunque partiamo circa un’ora e mezza dopo la prima macchina. La nostra Mercedes 300 SL è una meraviglia: Karl Wendlinger si diverte a far suonare il sei cilindri, mentre passiamo tra la folla per raggiungere la nostra postazione. L’apertura ad ali di gabbiano delle portiere è accompagnata sempre da un “Ohhh” da parte del pubblico: passano gli anni, ma il fascino di certe soluzioni originali resta intatto. Bisogna, però, fare attenzione quando si spalanca l’arcata alare, perché richiede un certo spazio libero intorno. Ed entrare non è facilissimo: bisogna calarsi nell’abitacolo scavalcando i grandi brancardi, dovuti alla struttura a traliccio del telaio. Ma una volta a bordo, si sta comodi. Poco prima del via, controlliamo che gli strumenti siano sincronizzati con quelli di gara e diamo un’ultima occhiata al roadbook: sono i doveri del buon navigatore.

Appena dopo il défilé sulla pedana, puntiamo verso il lago di Garda. Ci vuole sempre un po’ per uscire dal traffico della città, poi la carovana comincia a filare più veloce verso Desenzano, Sirmione e Peschiera. Le prime prove mettono subito in chiaro che questa non è solo una passerella: i passaggi sui pressostati sono tosti, bisogna restare concentrati e anche un pilota esperto come Karl, che oltre alla F.1 ha sperimentato anche le gare del DTM, del FIA GT e la 24 Ore di Le Mans (ed è alla sua seconda Mille Miglia), si rende conto che non è per nulla facile riuscire a rispettare i tempi imposti al centesimo di secondo.

Entriamo in Verona dopo le cinque del pomeriggio: la città è piena di gente incuriosita da tutte queste splendide auto che sfilano davanti all’Arena. Un colpo d’occhio bellissimo. Ma, dopo un passaggio nelle vie del centro storico, dobbiamo lasciare la città in direzione sud. Ora puntiamo su Ferrara, da dove proseguiremo poi per Ravenna. La giornata è ancora lunga. Ci attendono altre prove, prima di raggiungere Rimini, finale di tappa, dove arriveremo dopo la mezzanotte.

Laura Confalonieri

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