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Mini Cooper, da “auto qualunque” a campione di rally

Tolta dalla produzione nel 1971, la “Mini Cooper” viene rilanciata nel 1990 col marchio Rover in una serie limitata: 1000 esemplari per l’Europa più 650 per il Giappone. A grande richiesta viene messa in regolare produzione già alla fine del 1990 e riscuoterà un enorme successo anche in Italia. E’ questo il modello dal quale siamo partiti per la nostra proposta di trasformazione pubblicata sul numero in edicola questo mese (di Maurizio Schifano, disegni di Stefano Tartarotti).

Le foto a colori, datate gennaio 1991, mostrano come si presentava all’esterno e all’interno la versione strettamente di serie.

Le foto in bianco e nero mostrano invece immagini della “Mini Cooper S” vincitrice del Rally di Montecarlo del 1967, non pubblicate nel nostro servizio. Ben visibile l’allestimento corsa, diverso nelle varie fasi della gara, al quale ci siamo ispirati.

Complessivamente, la trasformazione costerebbe 15.700 euro, di cui quasi 11.000 di ricambi e accessori, a fronte di una valutazione del modello base di 5000 euro (ma un esemplare malconcio lo si può trovare anche a 1500 euro).

Voi sareste disposti a spendere fra tre e dieci volte il prezzo della vettura di partenza per avere un pezzo unico equipaggiato in tutto e per tutto come una vecchia gloria dei rally?

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