L’edizione 2023 della Modena Cento Ore (9-14 ottobre), la ventitreesima della sua storia, va in archivio dopo aver fatto il pieno di emozioni, animata come sempre dalla passione sfrenata per le quattro ruote d’antan. Un format consolidato che racchiude non soltanto una gara, ma un sapiente mix tra spettacolari auto d’epoca, cultura, turismo, relax ed enogastronomia.
Vocazione internazionale. Solo cento gli equipaggi ammessi alla manifestazione, che quest’anno erano in gran parte stranieri, in rappresentanza di 15 nazioni. I gentlemen driver e i loro accompagnatori potevano scegliere se gareggiare nella sezione velocità, particolarmente competitiva, oppure nei test di regolarità dove il programma era più turistico, ma non meno adrenalinico.
Tra piste e paesaggi. Lo start della Modena Cento Ore numero 23 è stato dato dall’Argentario e la sfida poi si è sviluppata attraversando i paesaggi di Toscana, Lazio, Umbria ed Emilia-Romagna, senza tralasciare città d’arte come Firenze e Perugia. Nel menu di ciascuna giornata era prevista anche adrenalina a mille, con una serie di prove speciali in pista: prima a Vallelunga, poi a Magione, fino al Mugello e quindi a Modena per il gran finale. Il tutto per poi, in serata, abbandonare il volante e rilassarsi in splendide location, cullati da cibo gourmet innaffiato da ottimo vino.
La classifica pre 1965. Nella categoria Competition pre 1965 C/D/E/F, al primo posto si è piazzato l’equipaggio Robin Ellis-Julian Thomas su Lotus Elan Shapecraft del 1965, seguito da Philip Walker e Miles Griffiths su Jaguar E-Type del 1964 e da Marcus Anderson e James Rudd giunti terzi su Jaguar E-Type del 1962.
Il podio post 1965. La classifica Competition G/H/I post 1965 ha visto prevalere Seb e Steven Perez su Lancia Stratos HF gr.4 del 1975, al secondo posto si sono piazzati Glenn e Conrad Janssens a bordo della Porsche 911 Carrera Rs del 1974 mentre il terzo gradino è andato a Judd Schreiber e Alberto Scilla su Porsche 911 S del 1970.
Index of Performance. La Classifica Index of Performance è stata appannaggio di Alian e Jacob Thom su Lotus Cortina del 1965, secondi Peter Reynolds e Simon Ward sempre su Lotus Cortina ma del 1963, terzo posto per Robin Ellis e Julian Thomas sulla Lotus Elan Shapecraft del 1965.
Circuito e regolarità. Nei test in pista la vittoria è stata attribuita a Seb Perez e a Steven Perez che, a bordo della Lancia Stratos HF, hanno anche conquistato il premio per il miglior tempo segnato nelle prove speciali. Per la Regolarità, il primo posto è stato conquistato dalla Porsche 911 RS del 1972 di Karsten e Patricia Wohlenberg che ha staccato di sole 34 penalità Maxime Castelein e Filip Deplancke sulla Sunbeam Tigerdel 1964, mentre al terzo posto sono giunti Luigi Zampaglione e Massimo Soffritti su Porsche 911 3.0 Carrera Rs del 1975.
Premi speciali. Riconoscimenti sono stati assegnati anche a Mathias Korber e Roberto Restelli, su Alfa Romeo Giulia Sprint GTA del 1965, per aver supportato con OKP Racing Team il campionato Alfa Revival Cup e a Fritz Burkard e Rocco Penna che hanno vinto il premio Most Interesting Car con la loro Ferrari 250 GT Berlinetta del 1955.