I proprietari delle più prestigiose supercar in circolazione amano viaggiare con valigeria di altissimo livello, personalizzata in base alla proprie esigenze e in linea con lo stile della vettura. Prodotti esclusivi che, in moltissime circostanze, portano la firma della Schedoni
Definirle semplicemente “valige di lusso” sarebbe riduttivo: sono delle opere d’arte, uniche nel loro genere. Dietro al prodotto finito si cela un encomiabile lavoro, svolto con maestria e un know-how difficilmente replicabile da altre realtà. Proprio per questo motivo, se state seguendo il Motor Valley Fest o siete di passaggio a Modena, vi consigliamo di andare a visitare l’esclusiva esposizione pensata per la kermesse, allestita nella suggestiva cornice offerta dalla Chiesa del Voto.
Eccellenza italiana. Entrando –gratuitamente– verrete subito sopraffatti da un’atmosfera originale e avrete la possibilità d’osservare da vicino alcuni dei set di valigie pensate per essere sfoggiate a bordo di prestigiose supercar. Un orgoglio italiano (Schedoni) richiesto dai brand più prestigiosi al mondo, come Ferrari, Lamborghini e Pagani. Nel corposo elenco delle collaborazioni, tra i prodotti visibili, potrete fotografare anche le ricercate proposte realizzate per Bentley, Aston Martin e Bugatti. Oltre all’innovazione anche la tradizione, con la presenza di pezzi racing d’eccellenza legati alla storia dell’azienda: su tutti, la copertura dei sedili usati dalla monoposto di Michael Schumacher.
Una storia lunga 141 anni. La Schedoni è un’azienda la cui storia stessa la porta ad essere identificata come un vero e proprio simbolo della miglior artigianalità italiana, tramandata da padre in figlio, per diverse generazioni. Tutto ha inizio nel 1880 quando Celso, il capostipite, apre la propria bottega per la produzione di scarpe a Formigine (Modena). Nelle decadi successive, la capacità di realizzare manualmente dei prodotti in cuoio di altissimo livello viene assimilata e messa in pratica dalle nuove generazioni.
Un legame indissolubile con l’Automotive. Il matrimonio col settore automobilistico avviene verso la metà degli anni settanta, nel 1977 per l’esattezza. Una partenza importanza, in quanto la prima collaborazione è con Ferrari: vengono commissionate valigie e interni in cuoio per circa una ventina di 308 GTB/S. Qualche anno più tardi i vertici del Cavallino Rampante decideranno di coinvolgere Schedoni anche su progetti dall’animo racing, improntanti su prodotto dedicati ai sedili delle Formula 1, a protezione dell’abitacolo. Da qui in poi sarà un escalation di rapporti con vari costruttori d’élite. Un percorso di prestigio, destinato a proseguire nel tempo.