Il forte equipaggio parmigiano Matteo Iotti e Matteo Lamini ha fatto il bis alla Parma – Poggio di Berceto 2025 (27 e 28 settembre), centrando la vittoria per il secondo anno consecutivo al volante di una Autobianchi A112 Abarth. La coppia emiliana si è aggiudicata anche il Trofeo “Gioiellerie Valenti”, assegnato a chi si conquista due edizioni della rievocazione storica. Organizzata dalla “Scuderia Parma Auto Storiche”, capitanata da Gianfranco Bertei, con il supporto di un valido team di collaboratori, la Parma – Poggio di Berceto è una delle più antiche competizioni automobilistiche: la prima edizione è del 1913 e il suo Albo d’Oro inizia con i nomi di Giovanni Marsaglia e dell’Aquila Italiana.
Ricco programma
La giornata di sabato 27 settembre è iniziata con le verifiche tecnico-sportive a Sala Baganza (PR) e la presentazione degli equipaggi al pubblico (erano oltre 60 le vetture storiche alla partenza). Alle ore 14.01 ha preso il via il Circuito di Parma – Trofeo Fontana, manifestazione nella manifestazione, con venti prove di regolarità, parzialmente concatenate, che ha portato i concorrenti a Fornovo di Taro e successivamente ancora alla Trattoria Val Baganza, dove, alle ore 20.00 si è tenuta la cena di benvenuto. Teatro delle 20 prove i Boschi del Carrega e Monte delle Vigne, luogo di una gradita sosta ristoro. Al termine della prima giornata, l’equipaggio Iotti-Lamini, della Scuderia Parma Autostoriche, era già in testa con un buon margine sul secondo in classifica, Andrea Carnevali su Alfa Romeo GT 2000 veloce del CAEM; terzo l’equipaggio del progetto Mite, Seneci-Russo su MG MK1, seguito dal duo piacentino Bisi-Cattivelli su Porsche 356 della Scuderia Castellotti e, al quinto posto, da Paolo Pieroni su Autobianchi A112 del CAEM.
Itinerario di 120 km
Domenica la carovana è partita dal teatro Regio di Parma per un itinerario di 120 e con 30 prove cronometrate, parzialmente concatenate, che ha toccato Collecchio, Sala Baganza, Boschi di Carrega, Talignano, Gaiano, Fornovo di Taro, Terenzo, Cassio, Berceto, Cassio, Terenzo, Fornovo di Taro, Gaiano, Boschi di Carrega e Collecchio. Fin da subito è chiaro che Matteo Iotti e Matteo Lamini della Scuderia Parma Auto Storiche sono l’equipaggio vittorioso, mentre il secondo posto è conteso sul filo dei centesimi fino all’ultima prova, e alla fine se lo aggiudica un bravo Carnevali (CAEM) in solitaria. Terzi Bisi-Cattivelli della Scuderia Castellotti che pagano una piccola, ma decisiva sbavatura all’ultima prova cronometrata. Ottimo quarto posto per Seneci-Russo del progetto Mite. Quinta piazza per Pieroni in solitaria, del CAEM.
Rari esemplari e qualche supercar
Il pranzo come da consolidata e gradita abitudine si è consumato alla Corte di Giarola di Collecchio, con esposizione delle vetture in gara, un’ampia gamma di modelli di assoluto valore collezionistico oltre a qualche invidiata vettura moderna del Cavallino Rampante. Tra le vetture da segnalare la Ficai, esemplare unico con carrozzeria interamente di alluminio, spinto da un bicilindrico contrapposto raffreddato ad aria di 726 cm3, progettato e costruito dall’ingegner Paolo Ficai, più volte protagonista della Aosta – Gran San Bernardo. Quest’edizione della Parma – Poggio di Berceto ha celebrato i 30 anni della Fiat Barchetta, una roadster dal design accattivante e dalla guida divertente, prodotta dal 1995 al 2005, apprezzata per la sua agilità e il suo stile unico. La classifica speciale dedicata a questo modello è stata vinta dall’equipaggio: Busetto-Conz, del Veteran Car Club di Padova, al secondo posto Vielmi-Vielmi del Barchetta Club Italia, seguiti da Cucco-Consolandi e da Ruffini-Ruffini della Scuderia Parma Auto storiche; quinto posto per Massaro-Massaro.