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Piaggio Vespa: 75 anni di stile italiano

Tra una nuova serie speciale celebrativa e la riapertura del bellissimo museo di Pontedera, questa primavera è tutto un fiorire di festeggiamenti per la mitica Vespa Piaggio.

Non sembra, eppure sono già passati 75 anni da quando la Vespa Piaggio ha cominciato a scorrazzare per le strade della rinascita economica del Belpaese dopo l’ultima guerra. Amatissima ambasciatrice dell’Italian style in tutto il mondo, è stata venduta in 18 milioni di esemplari nei cinque continenti, motorizzando intere generazioni e guidato fenomeni di costume, musicali, giovanili.

Nascita di una vera cittadina del mondo. Era il 23 aprile 1946 quando Piaggio ne depositò il brevetto su progetto di Corradino d’Ascanio dopo un paio di veicoloìi sperimentali messi a punto in azienda. Il geniale ingegnere aeronautico introdusse il cambio al manubrio, un congegno che avrebbe consentito al guidatore di staccare la frizione e cambiare marcia con una sola mano, intuizione di cui Piaggio ha provveduto a depositare il brevetto nel luglio dello stesso anno. Il motore del primo lotto di produzione, definito “Serie Zero” era monocilindrico a due tempi (98 cc); la scocca era autoportante in lamiera d’acciaio. Il veicolo aveva una sospensione anteriore elastica con molle a spirale e posteriore mediante tamponi in gomma, poteva raggiungere la velocità massima di 60 km/h.

Solo per il 2021. Per festeggiare una ricorrenza di tale importanza, Piaggio ha creato ora la nuova serie speciale Vespa 75th, disponibile da questo mese per Vespa Primavera (nelle cilindrate 50, 125 e 150 cc) e per Vespa GTS (nelle cilindrate 125 e 300 cc). La scocca in acciaio di Vespa 75th viene proposta nell’inedito colore metallizzato Giallo 75th, studiato espressamente per questa serie speciale, e che reinterpreta in chiave contemporanea cromie in auge negli anni Quaranta. Sulle fiancate e sul parafango anteriore compare il numero 75 in una tonalità lievemente più accentuata, creando un raffinato effetto tono su tono come avviene anche nella vista frontale, dove spicca la tradizionale “cravatta” rifinita in una tinta opaca giallo pirite.

Cromature speciali. L’allestimento prevede anche una sella dedicata in nabuk grigio fumo con cadenino, i cerchi ruota verniciati in grigio con bordi diamantati e numerosi dettagli cromati tra cui i fregi della “cravatta”, la cresta sul parafango anteriore, la cornice della strumentazione, la cover del silenziatore, gli specchi retrovisori e, solo su GTS, le pedane passeggero estraibili. Cromato è anche il portapacchi posteriore, che alloggia una borsa rotonda fissata al portapacchi con un sistema di sgancio rapido. Come su ogni edizione speciale di Vespa, una targhetta dedicata sul retroscudo ne identifica la serie. Stavolta, però, c’è anche il welcome kit: all’interno, una sciarpa di seta, rigorosamente Made in Italy, con lavorazione jacquard e bordi cuciti a mano, una targa vintage Vespa in acciaio, un Owner’s Book dedicato e otto cartoline da collezione riporteranno i driver alla quintessenza dell’atmosfera vintage che ha visto nascere la loro beniamina.

Un museo da leccarsi i baffi. È il più grande museo italiano dedicato alla moto, inaugurato nel marzo del 2000 nel complesso industriale di Pontedera, dove Piaggio insediò la produzione dai primi anni Venti. Ha da poco riaperto i battenti dopo le restrizioni dovute all’emergenza pandemica, ed è accessibile nei periodi di livello di allarme “giallo”. La sorpresa è però che nel frattempo esiste la possibilità di visitare il museo virtualmente tramite il sito dedicato e la fruizione della visita in 3D è davvero scorrevole e molto esaustiva. Quasi 5000 mq a portata di mouse che ripercorrono, oltre al fenomeno Vespa, tutti i veicoli che hanno fatto la storia del marchio come le motociclette Aprila, le Moto Guzzi e le Gilera, vincitrici sui circuiti del mondo. Provare per credere. In caso di visita in presenza, prenotare al numero 0587 27171.

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