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Piccole bombe giapponesi: Toyota Yaris TS (2001-2007)

Era il 1999 quando la Toyota Yaris, con lo slogan “Piccolo genio”, sbarcava sui mercati europei, con un grande e istantaneo successo di vendite, riuscendo pure a vincere il titolo di “Auto dell’anno” nel 2000, una prima volta per Toyota.

Salto nel futuro. Anche i motori, 1.000 e 1.300 cm³, erano innovativi, con potenze molto elevate, rispettivamente di 68 e 86 cavalli: e ciò, abbinato a una massa di soli 973 kg e a un corpo vettura di taglia ridotta – poco più di 3,6 metri di lunghezza – offriva brillantezza oltre la media a quella che, in fondo, restava un’utilitaria. Con queste premesse, l’arrivo nel 2001 di una versione sportiva, denominata T Sport, non aveva deluso le aspettative: sotto al cofano, un 1.5 VVT-i da 106 CV a doppia fasatura variabile, sfoggiava, appunto, una doppia anima: adatta alla guida nel traffico, oppure, addirittura rabbiosa quando si superavano i 4.000 giri. Da lì il Vvt-i iniziava infatti a offrire il meglio, spingendo forte fino ai 6.500 giri con un piacevole rombo cupo allo scarico. Prestazioni: 180 km/h di velocità massima e 0-100 in 9 secondi netti, pur mantenendo consumi contenuti.

Grinta misurata. All’esterno la TS dosava bene la caratterizzazione sportiva: spiccavano i paraurti, con la “bocca” della presa d’aria più ampia e affiancata dai fendinebbia, mentre la mascherina era brunita e traforata. Nella vista laterale, si notavano le minigonne, ben raccordate alla zona posteriore, particolarmente riuscita, dove il paraurti aveva un disegno specifico, con una coppia di retronebbia affogati ai lati della targa e il badge Toyota di colore rosso. I cerchi in lega a cinque razze erano da 15 pollici e ospitavano quattro freni a disco, con quelli anteriori autoventilanti, abbinati ad ABS e ripartitore; presenti, inoltre, barre antirollio maggiorate e un setup specifico delle sospensioni rendevano la TS piatta e reattiva.

Tocchi sportivi nell’abitacolo. All’interno spiccava la strumentazione analogica su fondo bianco – di moda tra la fine degli anni 90 e i primi 2000 – e gli inserti di alluminio su plancia e pannelli, ma c’erano pure i sedili sportivi e un volante a tre razze rivestito di pelle, come il pomello della leva del cambio. Coerentemente con la sua impostazione di “piccola GT”, sulla TS non mancava nulla a livello di comfort: climatizzatore, lettore CD, chiusura centralizzata con telecomando, volante regolabile in altezza, alzacristalli elettrici anteriori e specchietti retrovisori esterni riscaldabili e regolabili elettricamente.

Si passa all’1.8. Per accontentare chi chiedeva una maggiore sportività, la seconda generazione della Yaris TS, lanciata nel 2007, aumentò cilindrata e potenza, rispettivamente a 1.8 e 133 CV, erogati sempre da un Dual VVT-i. Risultato, la vettura toccava i 194 km/h, mentre lo 0-100 peggiorò leggermente (9,3 secondi), a causa dell’aumento della massa. Esternamente non cambiava la ricetta all’insegna della sobrietà anche se crescevano le dimensioni dei cerchi (17 pollici) e spuntava pure uno spoiler. La seconda TS venne prodotta solo per due anni e, purtroppo, la versione TRD, riservata al mercato giapponese, forte di un 1.6 turbo da 150 cavalli, non arrivò mai in Italia.

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